Da Pisa Fratelli coltelli
LIVORNO – Passano gli anni, addirittura i secoli, ma a quanto pare tutto passa – Panta Rei sosteneva Eraclito – meno lo stupido egoismo dei campanili. Scusatemi la rabbia: ma a fronte della levata di scudi dei pisani contro il progetto della Darsena Europa del porto labronico, viene davvero da chiedersi se ci sono o solo lo fanno.
Forse l’avrete letto sui giornali. Se no, ve lo sintetizzo io. Nei giorni scorsi a Pisa lo stesso sindaco e una parte importante dei partiti – di sinistra e di destra, in questo sono accomunati – hanno partorito un incredibile documento contro il progetto della Darsena Europa, sostenendo che minaccia le spiagge di Tirrenia. Capito? Dopo quasi dieci anni che se ne parla, adesso che il progetto è pronto a partire a Pisa ci si sveglia temendo per la stagione balneare. E si svegliano non i soliti quattro scemi del NIMBY (Not in my backyard) ma le istituzioni. Le stesse, per dirla tutta, che per anni hanno tenuto aperte le sgangherate porte vinciane malgrado compromettessero i fondali della Darsena Toscana e limitassero il pescaggio delle navi destinate al cuore pulsante del nostro porto. Le stesse che attraverso l’Ente Parco di Migliarino gestiscono – parola grossa e colma d’ironia – le nostre secche della Meloria, abbandonandole alla spazzatura e al degrado ma ormai pronte addirittura a chiedere un ticket d’ingresso. Le stesse…
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Mi fermo qui. E poi a Pisa hanno avuto il coraggio di dichiararsi fratelli amareggiati dei nostri alluvionati, travolti dalla marea di fango piovuta dalle loro colline. Fratelli? Come dice il proverbio, fratelli coltelli. Ora aspettiamo che dalle istituzioni livornesi si risponda, cosa ancora non registrata. Se abbiamo un cuore, ovvio: e specialmente dei c…i.
Antonio Fulvi
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