Paduletta e il gioco di fantasia
LIVORNO – Difficile affrontare il tema della gara per le aree di Paduletta senza rischiare di fare i partigiani di qualcuno. Anche perché si è scritto tanto in questi ultimi tempi, dopo anni di morta gora su una delle aree più appetite perché era stata creduta l’apodittica affermazione dei precedenti sindaci che la Spil non l’avrebbe mai venduta. Tanta era la sicurezza che la Cilp, storica affittuaria dell’area, non solo aveva “trascurato” (scusate l’eufemismo) per lunghi periodi il pagamento dei canoni di affitto, ma di recente – ripresi a pagare i canoni – ci aveva investito sopra fior di milioni di euro.
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Poi è arrivato, fulmine a ciel sereno, il siluro del sindaco Nogarin per la vendita della gestione, scorporata – attenti al dettaglio – dalla proprietà immobiliare. E il porto si è accorto che era stato innescato un giochetto tutt’altro che marginale dove chi credeva di avere in mano il bene sta rischiando di trovarsi a rendere conto – e i conti – a un nuovo padrone, probabilmente assai meno accomodante del vecchio. Il gossip di banchina dice che l’operazione è stata studiata a lungo tra Filippo Nogarin e Andrea Palumbo. C’è da crederci? A pensar male, diceva Andreotti, si fa peccato ma spesso s’azzecca..
Tra pochi giorni, se il Tar non ci metterà una zeppa, la gara dovrebbe entrare nella parte finale, con la valutazione delle offerte dei due gruppi che hanno aderito: Palumbo con la sua ISS e Spinelli con la sua Srl. Strano destino, davvero, per quest’area nel cuore del porto di Livorno che fino a ieri sembrava già destinata al Terminal Calata Orlando dei rinfusi. Strano specialmente se finirà in mano a uno di questi due operatori che per molti versi sono sempre stati marginali per le fortune del porto. Ma mai dire mai.
Sorprende – almeno fino a un certo punto – l’apparente remissività della Cilp, ovvero della Compagnia-impresa dei portuali, che ormai dei portuali è solo per metà. Ha giocato tutto sul Tar? Difficile crederlo. Il socio di Cilp Negri a Genova è anche socio di Spinelli, quindi alla fine dei conti non è affatto escluso? Oppure Cilp, con Neri e Negri, gioca tutto sul progetto maggiore, cioè la darsena Europa e considera Paduletta mono interessante?
Ci sono, come si vede, possibilità varie. E visto che gli interessati diretti non fiatano, lasciamo correre la fantasia. Come abbiamo fatto qui sopra.
A.F.
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