Settimana velica, grandi novità
LIVORNO – Una location d’eccezione, quella di presentazione della settimana velica internazionale Accademia Navale – “Città di Livorno”: sul castello di poppa del Vespucci, presenti i massimi esponenti della FIV, dei circoli velici livornesi e dei circoli velici del Tirreno ai quali, simpaticamente, l’Accademia ha lanciato il guanto di sfida – veri guanti, ovviamente come simbolo – per la novità della prossima edizione, la regata lunga fino a Ventotene.
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La settimana velica 2018 si terrà dal 22 aprile al 1 maggio e coinvolgerà una decina di classi veliche, con il ritorno in forze anche degli Optimist (previsti 15 equipaggi) e delle Star. Non saranno solo regate di triangolo perché oltre all’innovativa regata dell’Accademia Navale – da Livorno alla Giraglia, boa sulle formiche di Grosseto fino a Ventotene e ritorno – ci sarà anche una mini altura da Livorno a Gorgona, boa a Baratti e rientro ad Antignano. Altra novità, la creazione di una nuova e bella base nautica – che dovrebbe diventare poi permanente – allo Scoglio della Regina, per manifestazioni che con il tempo diventeranno un vero e proprio supporto ludico e commerciale alla settimana. Sempre più partecipata sarà anche la disfida tra le accademie navali estere, con la prevista presenza di almeno una ventina di equipaggi. Molto attesa anche la fanfara dell’Accademia mentre nelle classi 2.4 e Martin 16 si esibiranno gli atleti diversamente abili. Tra le iniziative anche una conferenza di Marevivo, l’associazione ambientalista presieduta da Rosalba Giugni che è tradizionalmente “alleata” con la Marina Militare per tutte le campagne di difesa del mare.
La presentazione sul Vespucci ha visto al tavolo dei relatori l’ammiraglio Pierpaolo Ribuffo comandante dell’Accademia, il comandante della nave capitano di vascello Angelo Patruno, l’assessore comunale di Livorno Francesco Belais e il rappresentante dei circoli velici Andrea Mazzoni. Di fronte al Vespucci hanno defilato in uscita anche gli yacht a vela della Marina, Orsa Maggiore e Chaplin mentre è rimasto all’ormeggio il Palinuro.
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