Il sistema Sardegna verso dieci porti
CAGLIARI – Quasi 500 mila passeggeri con le crociere (+15%), 700 mila containers con forte prevalenza del transhipment, nove porti del “sistema” con la probabile aggiunta di Arbatax: il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar di Sardegna professor Massimo Deiana, al timone da poche settimane, ha le idee molto chiare sul futuro dei porti sardi: potenziare le strutture e le banchine, perché la posizione geografica dell’isola la pone come nodo ottimale non solo per i traffici dal continente italiano, ma anche come hub per la Spagna e il Nord Africa. Ognuno dei nove porti ha una serie di caratteristiche specifiche, che fanno del sistema – ha recentemente dichiarato Deiana – un vero e proprio articolato polifunzionale: Da qui anche la speranza che presto entri nel sistema anche Arbatax che secondo Deiana “può diventare un punto di riferimento per la cantieristica da diporto nautico, grazie a una già sviluppata vocazione”.
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Scontate le potenzialità di Cagliari sia per i passeggeri che per le merci, l’alto asso nella manica della Sardegna è il sistema del nord costituito dai porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres per i passeggeri, con un plafond di oltre 5 milioni di persone all’anno: l’accesa concorrenza delle compagnie dei traghetti – sottolinea il presidente Deiana – ha confermato le grandi prospettive esistenti per il sistema, e occorre anche intervenire al più presto per migliorare la disponibilità di strutture ricettive, accosti e anche viabilità dell’ultimo miglio.
Intanto si interviene a Cagliari. E’ stata già varata un’ordinanza per la demolizione dei vecchi e non più utilizzati silos, che comporterà il recupero di mezzo ettaro di preziose aree portuali. Una volta bonificate (800 mila euro sono già in bilancio per l’operazione) rappresenteranno un prezioso polmone per le attività in crescita.
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