Su Ryanair sentenza Ue e accuse Cisl
ROMA – Su Ryanair, che opera in regime di crescente successo su molti degli scali italiani specializzati nel Low Cost (Pisa compresa) si è scatenata la tempesta della Corte di giustizia dell’Ue per il trattamento sindacale del personale italiano.
“Da anni affermiamo che Ryanair fa concorrenza sleale alle altre compagnie aeree italiane e non solo: ora lo dice anche una sentenza della Corte di Giustizia europea” ha dichiarato Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl, in merito alla sentenza Ue.
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“La crisi di Alitalia – prosegue Piras – è dovuta certamente a cause interne ma anche ai problemi strutturali del settore del trasporto aereo, caratterizzato da una assenza di regole penalizzante per chi agisce correttamente rispettando le norme contrattuali e di legge vigenti in Italia”.
Emiliano Fiorentino, segretario nazionale Fit-Cils ha aggiunto: “Ryanair, oltre a sottopagare i propri lavoratori, li costringe ad aprire la partita iva per agevolare se stessa nei confronti del fisco italiano. La compagnia sfrutta ogni appiglio possibile nel nostro Paese, riuscendo a ricevere contributi anche dagli enti locali dove porta passeggeri”.
Secondo Antonio Piras: “Ora che la Corte di Giustizia ha ristabilito principi di equità e dignità del lavoro, chiediamo che anche l’Italia faccia la sua parte ripartendo proprio da Alitalia, rilanciandola nella sua interezza e non smembrandola per cederne le parti ai migliori offerenti. Il Governo esiga che tutti nel trasporto aereo rispettino quelle regole comuni che con tanta fatica ci siamo dati: solo così potremmo iniziare a rilanciare le nostre aziende e rispettare il nostro Paese e i suoi interessi”.
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