Sulla pesa dei contenitori VGM il regime definitivo sembra Ok
GENOVA – Termina oggi 1 luglio, come del resto ampiamente preannunciato, la fase transitoria delle regole per la pesatura dei contenitori (VGM) in relazione alla Solas 74, regola VI/2. Un pò tutte le compagnie di navigazione hanno ricordato ai clienti quali sono gli adempimenti definitivi per l’accettazione dei containers “pesati”, con tanto di circolari e di siti web aggiornati. Con una raccomandazione, richiamata anche dalla stessa norma Solas: la dichiarazione detta “Shipping Document” deve essere compilata dallo shipper e conservata per tre mesi, a disposizione in sede per gli eventuali controlli.
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Dal punto di vista degli operatori, spedizionieri in particolare, l’entrata in vigore della fase definitiva del VGM comporta alcuni adempimenti in più rispetto a quelli che erano stati ufficialmente suggeriti anche da Fedespedi: in particolare era stato proposto di mantenere in archivio alcuni dei dati, oggi da inserire nel documento, con una specie di autocertificazione che mettesse a disposizione i dati stessi in caso di controlli. Non è stato accettato. Occorrerà anche chiarire meglio ai caricatori – si sottolinea in Fedespedi – quali sono i loro obblighi, per una collaborazione con lo shipper che faciliti le operazioni e i loro tempi.
Per quanto riguarda la pesatura “fisica” dei contenitori, non si registrano ormai difficoltà particolari. Molte aziende che hanno una forte esportazione si sono dotate di pese, altre sono state attivate negli interporti o nei grandi terminal e le operazioni in genere procedono senza ritardi, con costi tutto sommato giudicati accettabili. Le stesse compagnie primarie di navigazione, come già detto, sono in grado di guidare “per mano”, attraverso siti web dedicati, tutte le operazioni.
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