E’ partita l’operazione “Mare sicuro” l’impegno estivo delle Capitanerie
LIVORNO – Come ogni estate, le Capitanerie di porto/Guardia Costiera attivano l’operazione “Mare sicuro” che è partita da sabato scorso e si concluderà ai primi di settembre. Nelle varie direzioni marittime sono stati presentati programmi, uomini e mezzi impegnati per la salvaguardia della vita in mare e per il controllo delle filiere della pesca, della navigazione da diporto, del demanio e delle attività balneari.
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Per quanto riguarda la direzione marittima della Toscana, l’ammiraglio Vincenzo Di Marco ha insistito sulla necessità che bagnanti, turisti e utenti della nautica da diporto conoscano e rispettino le regole: che sono quelle delle ordinanze balneari, delle leggi nazionali ma anche e specialmente del buon senso. “Nell’impossibilità di piazzare un marinaio ogni metro degli oltre 500 km delle nostre coste – ha ricordato l’ammiraglio – è indispensabile che siano i cittadini ad auto-tutelarsi rispettando le leggi e aiutandoci a farle rispettare”. L’appello è anche agli stabilimenti balneari, ai circoli nautici e agli utenti del mare a segnalare, educare, richiamare. In particolare, perché siano rispettate le norme più importanti per la sicurezza: divieto ai natanti di avvicinarsi a motore alle aree balneari, divieto di pesca sub con il fucile in aree balneari, divieto di acrobazie nautiche con moto d’acqua o natanti, rispetto da parte dei bagnanti dei corridoi di avvicinamento delle barche, rispetto delle segnalazioni tipo boe e indicazioni nautiche, eccetera.
L’impegno della Guardia Costiera nell’operazione “Mare sicuro” che ha ormai svariati anni, si articola su tutti i principali settori di competenza del corpo. Prima di tutto il soccorso e il salvataggio, per il quale i militari sono appositamente addestrati attraverso corsi specifici. Ma il cittadino si tutela anche attraverso i controlli indiretti – ha ricordato l’ammiraglio Di Marco – che riguardano le filiere della pesca, quelle della difesa ambientale, quella della tutela delle coste dagli abusi di ogni tipo, quella della sicurezza sui traghetti e sulle navi passeggeri.
Le cifre confermano un impegno che va ben oltre l’episodico. Riferendosi al consuntivo dell’ultima edizione, nel 2016, ci sono stati 4500 controlli sui traghetti, 2500 metri lineari di spiagge libere restituiti all’utenza (“liberati” da occupazioni abusive), 1700 “bollini blu” per le certificazioni delle documentazioni e sulle dotazioni di sicurezza dei natanti, oltre 5 mila controlli in mare. Ma l’elemento che più rende orgoglioso il corpo – ha detto ancora Di Marco – è rappresentato dalle 148 persone salvate e dalle 48 barche soccorse. Per un totale mobilitato di 110 uomini (di cui 54 appositamente addestrati) e con 35 mezzi nautici su 500 km di coste è un buon risultato. Con un trend in miglioramento, il che conferma che l’opera di prevenzione avviata da anni è servita e serve: specialmente con le ripetute conferenze nelle scuole, gli incontri nei circoli nautici e anche con l’apertura delle varie Capitanerie ai giovani degli istituti scolastici per stages che quest’anno si terranno nelle sedi di Viareggio e Portoferraio, con ragazzi e ragazze che per più di una settimana faranno vita comune con i militari per capire “da dentro” il loro lavoro e il loro impegno.
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