Napoli, varato il POT
NAPOLI – Un record, quello del primo piano operativo triennale approvato da un’Autorità di sistema portuale: con questo lusinghiero risultato, il presidente del sistema portuale del Tirreno centrale Pietro Spirito si è presentato al ministro Delrio. Che ha parlato, addirittura, di “miracolo”, perché “si comincia davvero a far sistema e il piano operativo campano è coerente con quello nazionale”.
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Analizzando il piano di Spirito, si evince che sia Napoli che Salerno pongono limiti al gigantismo navale, per quanto stiano avviando importanti dragaggi in entrambi gli scali. Per Napoli occorreranno due anni, essendo Sin: per Salerno Spirito ipotizza sei/otto mesi. Poi c’è la grande sfida di molo Beverello, il cui progetto è stato consegnato al ministro. E’ la sfida delle sfide, un’opera da 28 milioni “necessaria per mantenere il primato nell’accoglienza ai turisti delle crociere”. Ci sono due anni di tempo per completarla, con appuntamento per le Universiadi del 2019. Altri impegni nel piano: collegamento ferroviario cargo con la rete europea, intermodalità spinta, valorizzazione degli interporti campani e ricerca di aree per le attività retroportuali. Molta carne al fuoco, in sostanza: ma sembra finalmente esista una volontà univoca del “sistema” per recuperare i tempi persi.
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