Dinamica demografica delle imprese la costa toscana ferma allo “zero virgola”
LIVORNO – La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, che è quella specie di Ircocervo nato dalla fusione coatta tra le Camere di Grosseto e Livorno, ha presentato ieri l’ormai consueto e pregevole lavoro statistico sui principali indicatori economici 2016 e 2017 delle due province, integrati dalle stima Prometeia elaborate nell’ottobre scorso sull’economia del 2017. Alla presentazione c’erano il presidente della Camera, il grossetano Riccardo Breda, e lo staff che ha elaborato i dati composto da Mauro Schiano, direttore del centro studi & ricerche, da Raffaella Antonini e Federico Doretti, ricercatori e da Silvia Bartalucci per la grafica.[hidepost]
Diciamo subito che, con tutti i limiti della statistica (Trilussa ironizzava: se io mangio due polli e tu nessuno, statisticamente abbiamo mangiato un pollo a testa ma tu muori di fame) i dati elaborati da Schiano e dai suoi collaboratori dicono che nel 2016 gli indicatori economici della macro-area Livorno/Grosseto evidenziano una crescita “dello zero virgola”: cioè, come ha detto il presidente Breda, “ancora nel limbo” al margine della più pesante crisi economica mai subita dal paese. In sostanza: la ripresa non c’è, e quello che pesa di più è lo scoraggiamento, la mancanza di solide speranze, il mantenersi sulla difensiva anche nei consumi di chi magari potrebbe spendere qualcosa di più. Occorre, secondo Breda e Schiano, “andare oltre il lamento”, creare speranze e dare specialmente ai giovani qualche fondamento concreto perché possano lanciarsi nel futuro.
Facile a dirsi? Solo filosofia, da chi invece vive di concretezze? L’intento è certamente lodevole: ma poi, nel corso dell’incontro, si è scivolati fatalmente nell’inadeguatezza (o peggio) della politica, che continua ad essere autoreferenziale e lontana dai bisogni della gente anche quando abbiamo i barbari alle porte. Dum Romae consulitur – ha citato Schiano – Saguntum expugnatur. Della serie: anche i provvedimenti a sostegno del rilancio economico della costa toscana, tante volte citati e promessi dalla Regione, ad oggi sono sempre lì, da partire invischiati in una burocrazia che rasenta l’auto-castrazione.
Veniamo alle cifre: Grosseto cresce nel numero delle imprese dello 0,9% perché tira di più l’agricoltura, mentre a Livorno la crescita si ferma allo 0,6%. Poca roba, ma dovremmo consolarci rilevando che nelle altre province toscane si va peggio. La logistica soffre di più: -1,3%: si consolidano le imprese superstiti dalla crisi più che se ne aprano di nuove. In quanto a Prometeia, le previsioni sono falsate dai tempi: per il 2017 sono state elaborate prima della crisi di governo e il ciclone Trump: prevedono leggera crescita (0,7%) per il 2017. Ma è realistico ancora oggi?
Il rapporto completo è scaricabile nella pagina http://.lg.camcom.gov.it (pagina 253 studi-e-ricerche.html). Ci sembra significativo, sempre per quanto riguarda la nostra area, un dato: quello relativo al rapporto tra entrate ed uscite nelle famiglie. Sempre come elemento statistico, risulta che in una generale propensione a non spendere, in area Grosseto si risparmia ancora qualcosa, mentre in area Livorno si spende più di quello che si guadagna (fatto 100 il guadagno, si spende 101 almeno). Segno di fiducia o solo che i livornesi rimangono cicale?
A.F.
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