Gli aiuti di Stato nel Far-East alle compagnie dei containers
I pesanti interventi finanziari in Corea, Taiwan e Cina rischiano di destabilizzare ulteriormente il mercato dello shipping – I piani di investimento
LONDRA – Nel suo rapporto settimanale on line Alphaliner ha dedicato lo scorso venerdì un’analisi critica agli interventi dei vari governi a supporto delle compagnie di navigazione del settore containers, colpite da una delle più pesanti crisi degli ultimi anni.
[hidepost]Secondo il rapporto, l’intervento spesso pesante dei governi lungi dal risolvere la crisi rischia di prolungare lo stato di incertezza e di problemi per alcune delle compagnie in condizioni più difficili, rimandando, ma non eliminando la resa dei conti dei mercati.
La settimana scorsa – scrive Alphaliner – il governo di Taiwan ha approvato un intervento di 1,9 bilioni di dollari Usa dedicato in particolare a sostenere le compagnie nazionali dello shipping, con la riduzione delle tasse portuali in vari porti del paese. Yang Ming ed Evergreen ne saranno i principali beneficiari. Il piano fa parte di un più vasto programma di interventi di oltre 15 bilioni di dollari per rilanciare l’economia locale.
L’iniziativa di Taiwan segue quella della Corea del Sud dove è stato varato un piano da 871 milioni di dollari per supportare le compagnie di stato, come primo intervento di una serie ulteriore di iniziative finanziarie che favoriranno l’acquisto di navi più moderne e capaci.
Non basta. Anche il governo della Cina ha da tempo varato una serie di interventi per le compagnie di bandiera dei containers. Si ricorda che tra il 2009 e il 2015 le due più grandi compagnie cinesi, Cosco e China Shipping, hanno già ricevuto sussidi del governo per 1,74 bilioni di dollari. E gli interventi continuano.
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