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Per Delrio e per il governatore della Toscana scommessa di un “faccia a faccia” a Livorno

Molta attesa dell’annunciata presenza dei due protagonisti per la riforma portuale – Le tre ipotesi in campo e lo “spicciolamento” delle nomine nelle commissioni parlamentari

Graziano Delrio

LIVORNO – Dire che l’aspettano con i forconi forse è eccessivo: ma di sicuro l’annuncio che il ministro del MIT Graziano Delrio sarà a Livorno venerdì prossimo per inaugurare la nuova sede della Confcommercio, ha scatenato le aspettative di tutto il porto e di almeno mezza città. Con Delrio ha annunciato la presenza anche il governatore della Toscana Enrico Rossi: ovvero i due protagonisti della incredibile “telenovela” sulla presidenza dell’Autorità di sistema portuale Livorno-Piombino, con rimpalli di responsabilità, ironie e caccia alle streghe. Non sarà – se ci sarà – un evento solo toscano: perché sulla Riforma portuale siamo alle notizie “carsiche”, che appaiono e scompaiono sulle cronache locali, con il fragoroso silenzio da parte del ministero, che ormai da mesi dà la riforma per avvenuta, ma non fa nomi (se non i tre da tempo annunciati, di cui uno però, quello per Ancona, misteriosamente “silenziato”).
[hidepost]Ora si accettano scommesse. Prima ipotesi (nella speranza dei più): Delrio e Rossi si sono finalmente messi d’accordo malgrado la rissa dei Pd locali e nell’occasione annunceranno che Habems Papam, ovvero ci confermeranno il nome vincente della famosa terna (Becce, Guerrieri, Rossi) o un’ennesima sorpresa. Seconda ipotesi: Delrio e Rossi danno buca e non si fanno vedere alla cerimonia di venerdì (ipotesi di molti pessimisti) confermando che siamo ancora in altomare. Terza ipotesi: Delrio non viene (“La Riforma m’ha rotto i c…i”, frase più o meno parafrasata che ha fatto il giro dei porti, è sintomatica del suo stato d’animo, specie ora con l’emergenza terremoti) e lascia che Rossi confermi la scelta del governo di spicciolare le presidenze mano a mano che la politica si mette d’accordo nelle varie sedi locali. E qui siamo ancora alle risse di pollaio, con il terzo incomodo, il sindaco Filippo Nogarin, che certamente non intende star zitto sulla partita (venerdì ci sarà anche lui, l’ha promesso).
A conferma di quest’ultima linea d’azione, lo “spicciolamento”, le commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno ricevuto la richiesta di parere per soli due presidenti designati da Delrio: D’Agostino per Trieste e Prete per Taranto. L’avevamo già preannunciato e il senatore Altero Matteoli ci aveva confermato che la sua commissione aveva dato immediatamente l’ok. Adesso l’ok sui due è arrivato anche dalla Camera, ma il resto è buio pesto. Malgrado il presidente dell’Emilia-Romagna abbia annunciato di aver firmato la nomina del presidente dell’AdsP di Ravenna per Daniele Rossi (ex Saipem) non c’è traccia – al momento in cui scriviamo – nelle commissioni.
Anche per l’Autorità portuale di La Spezia & Marina di Carrara è stato concordato tra Delrio e Toti, (Liguria) il nome del presidente, anzi della presidentessa: è Carla Roncallo, dirigente della Regione; ma al momento non sarebbe ancora passato dalle commissione parlamentari. Così’ per Genova, l’indicazione è per Paolo Emilio Signorini, anch’egli dirigente della Regione. Si attendono le commissioni. Adelante Pedro, cum judicio… E intanto la magistratura ha indagato Forcieri.
A.F.
A.F.

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Pubblicato il
5 Novembre 2016

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