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Grimaldi intensifica gli accordi con il Venice Ro-Port Mos

E il sottosegretario di Delrio Simona Vicari s’impegna sul Marebonus mentre RAM punta ad estenderlo in Europa – Paolo Costa e lo sviluppo dei servizi ferroviari cargo da Venezia

Nella foto: (da sinistra) Guido Grimaldi che stringe la mano a Maurizio Boschiero del Gruppo Mantovani dopo la firma dell’accordo.

VENEZIA – Sul fronte degli investimenti del gruppo Grimaldi, nel corso della convention veneziana Euromed è stato annunciato e sottoscritto da Guido Grimaldi, direttore commerciale del gruppo, un accordo che intensificherà la collaborazione in corso da circa un anno con il terminal Venice Ro-Port Mos, partecipato per il 50% dal Gruppo Mantovani. L’accordo pone le basi anche per l’entrata del gruppo armatoriale nella società terminalistica. Il terminal di Fusina, collocato in un’area strategica che incrocia i corridoi Ten-T Baltico e Mediterraneo ha il potenziale per diventare uno dei più importanti terminal europei, è provvisto di una concessione quarantennale ed è dotato di ottimi collegamenti ferroviari anche con la rete nazionale; dispone di 1.250 mt lineari di banchine che possono ospitare l’attracco in contemporanea di 4 grandi navi, uno specchio acqueo di 8 ettari, una profondità dai 10 ai 12 mt. ed è operativo 24h per 7 giorni su 7.
[hidepost]La struttura è oggi al 50% della sua realizzazione; il completamento dell’opera che ha un valore totale di 180 mln di euro, è previsto entro il 2018 e porterà a 4 le banchine, realizzerà 280 mila mq di area retroportuale con ampi spazi per movimentazione, depositi ed uffici. Grimaldi ha investito a Venezia con la linea Bari-Patrasso che sta dando ottimi risultati (800 unità a settimana, con il recente record di oltre 1.100 unità) e crede molto nelle potenzialità dello scalo proprio perché dotato di ottimi spazi retroportuali e di infrastrutture integrate ferro-mare che apriranno scenari di traffico internazionali verso Francoforte senza rotture di carico e passaggi via strada.
Fra gli aggiornamenti portati al convegno dai relatori, quello atteso sugli incentivi all’intermodalità via mare e via terra su cui ha riferito la sottosegretaria del MIT Simona Vicari. La norma sul Marebonus, in particolare, dovrà essere rivista – ha detto – poiché è stata oggetto di osservazioni da parte del Consiglio di Stato. Presumibilmente perciò, in considerazione dell’iter che dovrà percorrere fino all’approvazione del Consiglio dei Ministri (e soprattutto della necessità di un parere preventivo della Commissione Europea) è improbabile una sua applicazione prima del 2017. Gli importi stanziati comunque non andranno perduti in quanto è già previsto lo slittamento della loro erogazione fino al 2019 anziché entro il 2018. Vicari ha informato che il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sul riordino degli incentivi fiscali per definire un sistema più competitivo con interventi a favore della crescita dell’occupazione marittima (anche questo comunque da subordinare al parere della Commissione Europea) che limita l’accesso al personale italiano o europeo. Riguardo agli impegni attuali del Ministero c’è quello volto a impedire che navi con oltre 30 anni possano continuare a solcare i nostri mari; ed altri che consentano di aumentare la sicurezza attraverso monitoraggi del traffico navale a livello comunitario. Vicari ha riferito sulla questione della nazionalità dei marittimi imbarcati specificando che la versione recepita dal Decreto Legislativo prevede tutti i marittimi comunitari; anche su questo tema si è in attesa del parere della Commissione Europea. Sempre in materia di incentivi, questa volta a livello europeo, il presidente di RAM, Antonio Cancian, ha informato che entro la metà del 2017 verrà presentata alla Commissione Europea la proposta di un eurobonus per favorire i traffici delle Autostrade del Mare nei mercati del Mediterraneo e dell’Atlantico ed ha aggiunto che “occorre creare una voce nel Bilancio Europeo per far si che esso abbia una valenza permanente”.
Sulle Autostrade del Mare anche estese a livello europeo significativo infine il contributo del “padrone di casa” della Euromed Convention Grimaldi, il presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa. “Abbiamo creato le condizioni affinché il traffico delle Autostrade del Mare diventasse conveniente aggiungendo un “pezzo in più”: la tratta ferroviaria in banchina per lo sbarco dei camion, puntando a quello del container nel prossimo futuro. Quando le merci provenienti dalla Grecia toccano il sud Italia e, attraverso la nave, sbarcano nel nostro scalo vengono direttamente caricate sui treni verso Francoforte o verso Rotterdam ma presto avremo anche il collegamento con Lubecca e con questa linea potranno poi raggiungere facilmente Finlandia e Russia; un traffico questo che prevede tre viaggi a settimana ma che ha un potenziale di raddoppio in tempi brevi. Crediamo che una linea completamente intermodale sia il modo più rapido per attraversare l’Europa – ha concluso – così abbiamo investito nelle linee ferroviarie ed ora registriamo un incremento della loro attività del 40%; ed investiremo ancora”.
Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
2 Novembre 2016

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