La Riforma e la disfida di burletta
LIVORNO – Viste da Roma, sembrano risse da pollaio o quasi. Così qualcuno ha commentato l’avanti-e-indrè dei giorni scorsi sui candidati alla “governance” delle Autorità di sistema portuale ancora in forse, compresa quella di Livorno-Piombino.
[hidepost]Se n’è parlato, più che altro come pissi-pissi-bao-bao, anche nella convention di domenica scorsa per il “Si” al referendum voluta da Renzi e partecipata anche da Delrio. A oggi, mentre andiamo in stampa, non ci sono novità. Per Livorno, raccontano i bene informati, la candidatura di Luca Becce è rimasta in pole position, ma pare che sia avanzata ancora – un’incollatura, per dirla in gergo ippico – quella dell’avvocato genovese Vittorio Rossi, che evidentemente ha i suoi (potenti) supporter. L’ipotesi Rossi sarebbe stata accompagnata dalla proposta di abbinargli Luciano Guerrieri come segretario generale dell’AdsP, visto che la sua esperienza sulle problematiche locali è certamente al top rispetto a chi viene da fuori.
Chiacchiere, cortine fumogene? Il caso Livorno/Piombino non è il solo tra quelli sui quali si viaggia a ruota libera; a conferma che Delrio ha i suoi cavoli amari da digerire nelle scelte. L’imbarazzo del governo è anche legato alla lampante paralisi dei porti – le circolari di Pujia non consentono più della ordinaria amministrazione in senso più che stretto – in attesa di risolvere i nodi gordiani dei presidenti. Rimane anche attuale – e sostanzialmente più logica – l’ipotesi di procedere con uno spezzatino dei porti, nominando il più presto possibile i (pochi) presidenti sui quali sono stati raggiunti accordi con le regioni e specialmente con le lobbies politiche. Ma c’è chi commenta che tutto l’impegno del governo, dei governanti e anche di chi tiene contro di loro il freno tirato, sia ormai sul referendum costituzionale. E che il secondario dettaglio di sistemare la storica riforma dei porti e della portualità italiana sia, a fonte della “disfida di burletta” (come qualche bello spirito ha definito il referendum) una sinecura. Andiamo bene.
Antonio Fulvi
[/hidepost]