Le Capitanerie-Guardia Costiera alla celebrazione del 151º anno
Presenti le autorità del Corpo e del ministero dei Trasporti – La missione dei militari per il salvataggio della vita umana in mare – Le visite nelle varie sedi sui porti
ROMA – In occasione dell’anno giubilare e nella ricorrenza del 151º anniversario dell’istituzione del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera è stata celebrata, all’interno della basilica di San Pietro in Vaticano, una Messa officiata dall’ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò.
[hidepost]La cerimonia, rivolta a tutto il personale del Corpo ed ai propri familiari, ha rappresentato un momento di forte aggregazione e un passaggio significativo nella storia delle Capitanerie, unendo spiritualmente gli 11.000 uomini e donne della Guardia Costiera in un unico grande equipaggio per rinsaldarne i valori di coesione e umanità, nella sempre più forte consapevolezza dell’importanza della propria missione principale: salvaguardare il bene primario della vita umana in mare.
Alla funzione hanno preso parte il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, ammiraglio ispettore Vincenzo Melone e, con le più alte cariche istituzionali, hanno presenziato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di Squadra Valter Girardelli.
“La celebrazione in questa Basilica – ha affermato l’ordinario militare – assume grande significato, poiché conclude l’anno delle celebrazioni del 151º anniversario della fondazione del Corpo e rende grazie del dono di voi stessi (uomini e donne del Corpo) che fate all’Italia e al mondo. Soprattutto nei momenti di terrore, guerre, violenze e dispersione – ha continuato monsignor Marcianò – Dio chiama a sé profeti che, lavorando controcorrente, non si stancano di seminare la Sua Parola pure nel terreno ostile. La missione della Guardia Costiera – ha concluso – è destinata, ieri come oggi, a contrastare conflitti, violenze e ingiustizie, seminando vita laddove altri portino morte”.
In occasione delle celebrazioni, le Capitanerie di porto sono state aperte alle visite della cittadinanza, ed hanno reso possibile anche salire sulle motovedette e sui vari mezzi nautici della Guardia Costiera.
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