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SOS LOGistica: testimonianze e impegni futuri

Daniele Testi

LA SPEZIA – La conferenza SEAFuture 2016 nella sezione dedicata alla parte “terrestre” del GNL è stata moderata, come scriviamo qui a fianco, da Daniele Testi, presidente di SOS LOGistica, l’associazione che da 11 anni mette al centro del proprio interesse le tematiche di sostenibilità nei progetti logistici.
“Nella nostra sessione – ci ha detto Daniele Testi – abbiamo voluto portare gli esempi di operatori logistici e produttori che hanno iniziato concretamente a sfruttare l’LNG e a differenziare la propria offerta. Ed abbiamo voluto presentare una catena completa partendo, con Iveco, dalla produzione, passando poi ad un operatore come LC3 che oggi detiene la flotta più numerosa di mezzi alimentati a LNG, arrivando al Gruppo Maganetti il quale, unendo insieme soggetti pubblici, privati ed associazioni, ha sviluppato un’offerta rivolta ad una terra con caratteristiche orografiche molto particolari qual è la Valtellina creando appunto il consorzio “Valtellina Logistica Sostenibile” ed investendo non solo in mezzi, ma anche in una stazione di rifornimento.
[hidepost]Abbiamo inoltre portato esempi dal lato della committenza: un grande operatore come la Conad ci ha dimostrato che ormai nel settore della grande distribuzione – rappresentato in sala anche da Ikea e da altri rilevanti realtà – esiste una spinta importante verso soluzioni logistiche a minore impatto ambientale. Possiamo affermare che su queste tematiche il nostro comparto terrestre, rispetto a quello marittimo, è sicuramente più avanti, ma sono ancora necessari degli step fondamentali dal punto di vista infrastrutturale”.
“E’ vero che la rete di distribuzione italiana sta aumentando – sottolinea ancora Testi – perché oggi abbiamo tre stazioni di rifornimento attive ed almeno altre cinque in programmazione nei prossimi mesi: questo consentirà, almeno nel centro nord, e con un po’ più di ostacoli anche nel sud del paese, di avere nell’arco di un anno e mezzo una rete più sostenibile. Tuttavia resta il limite della sua alimentazione attuale attraverso camion che la riforniscono partendo da porti spagnoli o francesi. Un limite che rappresenta però una grande opportunità: occorre far sì che dei porti italiani si candidino a diventare poi il punto di accesso per rifornire la nostra rete nazionale di distributori. Ciò consentirebbe un ulteriore miglioramento dal punto di vista dell’economia e del costo del LNG, fatta salva naturalmente anche l’attenzione del governo a mantenere inalterati gli elementi di regime fiscale; fattore indispensabile questo poiché se tali regimi venissero modificati ci troveremo ancora una volta con un LNG meno competitivo. Nella situazione attuale – conclude Testi – abbiamo dimostrato che il gas naturale liquefatto è una soluzione che comprende comunque un vantaggio di tipo economico, seppur limitato, oltre al grandissimo vantaggio ambientale, soprattutto per quello che riguarda il particolato, ovvero le polveri sottili”.
La conferenza per la prima volta è stata ripresa in diretta live Facebook da SOS LOGistica e può essere seguita interamente sul sito dell’associazione: https://www.facebook.com/SOS-LOGistica.

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Pubblicato il
1 Giugno 2016

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