Al Propeller di Livorno la rivoluzione doganale
Le molte innovazioni del nuovo codice e la fase transitoria fino al 2020

Maria Gloria Giani Pollastrini

Teresa Alvaro
LIVORNO – In linea con la sua “mission” di entrare nel vivo delle problematiche concrete per lo shipping e il mondo della portualità, il Propeller Club labronico presieduto da Maria Gloria Giani Pollastrini ha dedicato l’ultimo incontro conviviale alle innovazioni sulla dogana. E a parlarne è arrivata a Livorno ancora una volta la dottoressa Teresa Alvaro, direttore centrale per l’innovazione dell’Agenzia delle dogane, che già nel recente passato aveva illustrato parte delle nuove disposizioni all’interporto Vespucci di Guasticce.
[hidepost]Focalizzandosi sui temi più recenti, e in particolare sugli interrogativi del cluster portuale, l’intervento delle dottoressa Alvaro ha sottolineato ancora una volta come le innovazioni puntano a semplificare il lavoro degli operatori e degli stessi addetti alle dogane, avvalendosi della telematizzazione di tutte le operazioni. La carta deve sparire dal processo delle dogane – ha detto Teresa Alvaro – con un progressivo sviluppo di una “fase transitoria” che si concluderà tra quattro anni, nel 2020 con lo sdoganamento “centralizzato”, ovvero reso possibile in un qualsiasi centro del territorio della Ue.
Molti dei punti trattati dalla dottoressa Alvaro sono stati oggetto di precedenti interventi, anche per la complessità della manovra, che è elencata – è stato ricordato – in un documento di ben 1.312 pagine. Una semplificazione che proprio per questa complessa e articolata esposizione – è stato rilevato anche in sala – sembra contraddire l’impegno a “semplificare”. Ma dai vertici delle dogane si ritiene che una volta entrato a regime e una volta partiti i sistemi automatici della telematizzazione, la semplificazione dovrà davvero risultare attuata, specie per gli operatori.
Ancora una volta dunque, l’incontro al Propeller ha dimostrato di essere utile sul piano sia della conoscenza, sia dell’operatività. E’ quanto avevano chiesto in apertura di serata la presidente Maria Gloria Giani, e il presidente della sezione logistica e trasporti di Confindustria Livorno Fabio Selmi, supportato quest’ultimo dallo spedizioniere Ivo Luigi De Gasperi che a sua volta si è detto preoccupato della complessità della riforma ma anche impegnato a rendere comprensibile ed attuabile un processo che dovrebbe rendere lo sdoganamento italiano più efficiente e specialmente più concorrenziale alle norme che vigono in altri paesi Ue.
[/hidepost]