Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

La Spezia: ecco i dubbi sulla riforma

LA SPEZIA – Chi può davvero credere che consegnare i porti italiani a un governo tutto politico escludendo gli operatori e gli utenti privati dalla cabina di regia, possa rappresentare la formula vincente?
[hidepost]A porre questo interrogativo è la community portuale di La Spezia, che storicamente ha rappresentato una delle determinanti chiavi di successo del primo porto italiano a trazione privata e che oggi – rappresentata dalla La Spezia Port Service (LSPS) – scende per prima criticamente in campo sul testo della riforma portuale appena approvata dal Consiglio dei ministri.
Secondo i portavoce della community portuale spezzina, che ha storicamente operato sulla linea del fronte per l’affermazione dello scalo ligure in particolare nel mercato dei trasporti container, il conferimento di super-poteri ai presidenti delle nuove Autorità di sistema portuale e l’esclusione dei rappresentanti delle forze economiche “che, per altro, mantengono le Autorità portuali assicurando il flusso di tasse e diritti nelle casse delle stesse”, sono fattori di rischio altissimi.
“Nei nuovi Comitati di gestione dei porti di sistema – sottolinea LSPS – così come disegnati nella legge di riforma, inserita nel pacchetto Madia, sono presenti solo ed esclusivamente rappresentanti della politica; agli operatori portuali (agenti marittimi, spedizionieri, spedizionieri doganali, armatori, terminalisti) è assegnato un puro potere consultivo, ovvero nulla”.
“Non solo, l’attribuzione di super poteri al presidente delle Authority – prosegue La Spezia Port Service – presuppone a nostro avviso l’individuazione di figure di alto profilo tecnico. Auspichiamo quindi che, dalla mediazione fra Stato e Regioni, ossia i soggetti preposti alla scelta, non scaturiscano nomine di esclusiva valenza politica ma ben radicate nel mondo produttivo e dotate di caratura internazionale”.
Non è un caso che l’allarme venga fatto scattare da La Spezia dove il successo del porto, sin dalla nascita del terminal container voluto da Angelo Ravano – per ammissione esplicita del suo fondatore – fu ed è frutto di uno sforzo coeso di progettazione, gestione e collaborazione che ha visto tutte le categorie imprenditoriali, agire, insieme, e in collaborazione con il mondo del lavoro, per l’obiettivo comune della competitività e dell’efficienza”.
La Spezia Port Service chiede quindi alle forze politiche nazionali e locali e a tutto il mondo imprenditoriale di compiere una riflessione approfondita prima che le nuove norme producano effetti difficilmente reversibili nella portualità nazionale che ha bisogno di recuperare competitività ed efficienza.

* * *

Il presidente dell’Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri, ha ricevuto, presso la sede di Via Del Molo, Alessandro Carollo, Mediterranean Port Operations di Royal Caribbean e Anna D’Imporzano Port Operation Director di Aloschi&Bassani agente e tour operator per l’Italia della compagnia crocieristica americana, nonché Giorgia Bucchioni, agente rappresentante Royal C. alla Spezia.
Durante l’incontro, i rappresentanti di Royal Carribean hanno ribadito che La Spezia rappresenta un porto strategico per la compagnia, essendo fra i pochi scali nel Mediterraneo ad essere attrezzato per accogliere le più moderne navi da crociera ed in grado di garantire servizi portuali e di assistenza di elevato standard qualitativo.
Royal Caribbean ha inoltre confermato la sua presenza a La Spezia per gli anni 2016 e 2017 in cui saranno posizionate stabilmente nel porto rispettivamente le navi Harmony of the Seas e Freedom of the Seas. Quando debutterà, nella primavera del 2016, con le sue 227.000 tonnellate di stazza lorda, Harmony of the Seas diventerà in assoluto la più grande nave da crociera del mondo, superando, seppur di poco, le due unità gemelle Oasis e Allure. In tutto la società statunitense porterà in due anni 250 mila passeggeri.
I rappresentanti di Royal Caribbean hanno anche confermato al presidente Forcieri i programmi di ampliamento della flotta in atto ed il numero di navi presenti nel Mediterraneo. Anche in questa prospettiva futura è stata confermata la valenza strategica del porto della Spezia e la sua capacità di rispondere sempre adeguatamente alle esigenze del mercato.
Il presidente Forcieri, esprimendo soddisfazione per la fiducia accordata al porto della Spezia dalle più importanti compagnie crocieristiche del mondo, tra cui RC, ha anche fatto richiesta ai manager presenti, nell’ottica di moltiplicare le ricadute sul territorio, di distribuire a bordo nave una mappa della città e una shopping&welcome card elaborata nell’ambito del progetto Facciamo Centro! dall’ente di via del Molo in collaborazione con il Comitato Commercianti del Centro Storico. I manager di Royal si sono dichiarati favorevoli all’iniziativa, unica nel panorama crocieristico italiano, che certamente porterà alla città ed ai sottoscrittori del progetto un indubbio beneficio.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Gennaio 2016

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora