Gli auguri Assagenti

Nella foto: (da sinistra) Giovanni Pettorino e Gian Enzo Duci con il quadro della Sacra Famiglia.
GENOVA – A conclusione dell’anno delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della sua fondazione, Assagenti, l’associazione degli agenti e dei mediatori marittimi genovesi, è tornata all’Accademia Ligustica delle Belle Arti di Genova per il tradizionale scambio di auguri.
«La scelta della location non è casuale – spiega Gian Enzo Duci, presidente Assagenti – due anni fa in occasione del nostro cocktail di Natale donammo al museo il restauro di una delle sue importanti opere; oggi siamo qui per inaugurarla». Si tratta della “Sacra famiglia con angeli e donatore”, olio su tela di Luca Cambiaso (Moneglia 1527 – El Escorial 1585): «L’intervento ha restituito piena leggibilità a questo capolavoro della maturità del Cambiaso – racconta Giulio Sommariva, conservatore del Museo dell’Accademia Ligustica – prima il dipinto appariva in uno stato di conservazione mediocre, soprattutto a causa di una pesante vernice ingiallita e ossidata che mortificava l’originale cromatismo cambiasesco».
[hidepost]Contribuire al restauro delle opere dei musei genovesi è una delle tradizioni che Assagenti porta avanti da anni: «È il nostro modo – dice Duci – di contribuire alla valorizzazione del patrimonio artistico della nostra città. Molto di quello che è dentro questo museo deriva da capitali investiti in arte, capitali che per la maggior parte provenivano dal mare».
Durante la serata è intervenuto anche l’ammiraglio Giovanni Pettorino nella sua doppia veste di comandante del porto di Genova e commissario dell’Autorità Portuale del capoluogo ligure: «Questo porto è un laboratorio vivo – racconta – un ambiente unico che sa coltivare le energie migliori, è un’emozione per me essere qui; continuerò a partecipare con voi a questa esperienza».
Lo scambio di auguri è stato anche un’occasione per tirare le somme del 2015, l’ultimo per Gian Enzo Duci alla guida della categoria degli agenti e dei mediatori genovesi che nel 2016 dovrà nominare il suo nuovo presidente: «L’augurio per il prossimo anno – conclude Duci – è quello che ci possa essere un presidente dell’Autorità di sistema, su questa nomina il governo si gioca la sua credibilità».
[/hidepost]