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Il “confine dei giganti” (ma chi parla dei ro/ro?)

L’attenzione generale continua ad essere focalizzata sui containers malgrado l’importanza dello short sea shipping per l’Italia e l’Europa – Il bonus ai Tir che non arriva

ROMA – Il confine dei giganti: è il tema, incentrato sulla crescita esponenziale delle dimensioni (e della portata) delle full-containers, con le problematiche che il fenomeno pone – e specialmente porrà – per i terminal italiani e mediterranei. Se ne parlerà oggi dalle 10 a Roma, nella sede di via Belli di Confcommercio, per iniziativa di Federagenti con i saluti di Carlo Sangalli, la presentazione del suo presidente Michele Pappalardo e una tavola rotonda con Pasqualino Monti (Assoporti), Marco Conforti (Assiterminal), Thomas Baumgartner (Fercam) e Ignazio Messina (ad Messina Group).
[hidepost]Se il tema dei giganti del mare rappresenta una delle attualità più sentite nel cluster portuale, è sintomatico che sia a livello della commissione della UE sulle politiche dello shipping, sia anche sui documenti di analisi dei flussi delle merci nel Mediterraneo “allargato”, stia aumentando l’interesse per lo short sea shipping, ovvero per il comparto dei ro/ro che rappresenta la spina dorsale dei tanti progetti sulle Autostrade del mare. Un comparto, quello dei ro/ro, che vede l’Italia stabilmente piazzata nei primissimi posti come sviluppo dei traffici, che vede l’italiana Grimaldi (nella foto una rappresentanza della sua moderna flotta) al primo posto assoluto come valenza armatoriale ma anche come proiezione internazionale, ma che nelle varie proiezioni anticipate della riforma della legge 84/94 non sembra avere la considerazione che si da invece al comparto dei containers. Solo un’impressione, forse sbagliata: ma che dovrà essere verificata anche sulla pianificazione porto per porto: dalla quale appare – come del resto ha sottolineato lo stesso ministro Delrio – una sovrabbondanza (eccessiva e sotto certi aspetti addirittura colpevole) di progetti per grandi terminal contenitori, mentre il comparto ro/ro sembra far la parte della Cenerentola. Cioè sopportato in alcuni scali pur importanti, emarginato in altri, e poco gratificato dalla stessa politica della UE dove da una parte si enfatizzano le Autostrade del mare e dall’altra si continuano a rimandare provvedimenti come i bonus che devono aiutare i Tir a scegliere le navi, malgrado la strada aperta in modo pionieristico dall’Italia con RAM e le reiterate sollecitazioni dello short sea shipping.
A.F.

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Pubblicato il
16 Dicembre 2015

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