Forestali, un traffico in crescita oltre 2 milioni di tonnellate a Livorno
Lo sviluppo del comparto anche grazie al transhipment – L’impegno degli armatori e le richieste delle cartiere – Le prospettive che si aprono con il prossimo raccordo ferroviario diretto tra banchine e rete FS

Nella foto: (da sinistra) Giuliano Gallanti, Gabriele Gargiulo, Lucia Filippi e Gloria Dari.
LIVORNO – L’impegno è stato davvero collegiale, tra Autorità portuale e tutte le categorie operative del porto. Perché per la prima volta – come ha sottolineato il commissario-ex presidente dell’Authority Giuliano Gallanti nell’importante appuntamento di ieri in Fortezza Vecchia – si affrontano con uno studio approfondito le possibilità di crescita del comparto dei prodotti forestali, ovvero di quella tipologia di merci sulla quale Livorno è il primo porto del Mediterraneo. La giornata di lavori di ieri si è sviluppata in due sessioni, partendo dallo studio presentato in anteprima dallo stesso Giuliano Gallanti e dal suo dirigente del settore promozione Gabriele Gargiulo venerdì scorso a palazzo Rosciano, elaborato con l’IRCRES-Cnr e il contributo di tutti i “protagonisti” dei traffici della cellulosa.
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La sostanza del comparto è rappresentata da 2,1 milioni di tonnellate di forestali movimentati nel 2014 (di cui un terzo in contenitori), oltre 840 mila tonnellate (+21%) solo nei primi sei mesi di quest’anno, con proiezioni per il semestre in corso che registrerebbero ulteriori incrementi. Sottolineata anche una novità: il transhipment, ovvero il trasferimento dei prodotti da navi che vengono da oltre-oceano a navi minori per la ridistribuzione verso altri scali del Mediterraneo: una voce che cresce, e sulla quale è bene puntare.
Come ha ancora sottolineato Gallanti, il comparto dei forestali è fondamentale per il porto. Ma altrettanto fondamentale è che vi si lavori (caso se non unico, abbastanza raro) con correttezza commerciale, sia pure in regime di concorrenza. Se ne giovano l’immagine del porto (che dall’esterno viene spesso considerato eccessivamente conflittuale e in alcuni casi per questo poco affidabile) e la qualità delle operazioni. Un ulteriore passo è stato fatto con l’elaborazione dello studio tecnico su come sviluppare ancora il comparto e come migliorare la qualità del servizio, perché hanno collaborato davvero tutti: operatori del settore, associazioni di categoria, esperti, autorità di controllo.
Già alla presentazione del workshop avevano dato il loro apporto, con giudizi estremamente positivi per l’iniziativa, Lucia Filippi vicepresidente di Grieg Star Shipping (una delle compagnie più importanti tra quelle che operano con i forestali a Livorno), Gloria Dari presidente di Spedimar, Enrico Bonistalli vicepresidente di Asamar, il segretario dell’associazione Paolo Caluri e Federico Barbera presidente di Assimprese. Da tutti, l’invito ad allargare il metodo delle indagini tecnico-operative come quella sui forestali anche alle altre categorie merceologiche del porto. E ieri nelle due sessioni del workshop questi concetti sono stati ribaditi, insieme all’analisi delle eccellenze ma anche delle criticità del comparto. Nella prima sessione, introdotta da Gabriele Gargiulo, hanno parlato del peso economico e delle ricadute lavorative del traffico dei forestali Giampaolo Vitali (Icres-Cnr), Alga Foschi (università di Pisa), e il presidente di Assocarta Paolo Culicchi. Nella successiva tavola rotonda coordinata da Massimo Provinciali, segretario generale dell’Authority di Livorno sono intervenuti gli operatori: Lucia Filippi (Grieg Star Shipping), Gloria Dari (Spedimar), Laura Miele (Asamar), Federico Barbera (Assimprese), Umberto Paoletti (Confindustria Livorno), Claudio Romiti (Confindustria Lucca). Da parte degli armatori (Filippi la loro voce) è stato ribadito che sono stati sostenuti importanti impegni finanziari per ammodernare la flotta e che i porti, compreso quello di Livorno, devono essere anch’essi al passo. Nella seconda sessione, di taglio più internazionale, i nomi nel panel erano: Targe Bock (Fibra), Jari Nieminen (Upm), Raimundo Montt (Cmpc), Massimo Maurizi (CellMark), Mauro Tosi (Saga Welco), Lucia Filippi (Grieg Star Shipping), Giorgio Neri (Mar-Ter) e Antonio Rognoni (Cilp). Nelle sue conclusioni finali, Giuliano Gallanti ha ricordato l’impegno dell’Authority a dare strutture adeguate specie nel settore dei depositi e magazzini – in corso il completamento quelli nella zona K per “liberare” l’Alto Fondale dai forestali della Cilp – e ha sottolineato come il porto stia per essere dotato anche di un fondamentale raccordo ferroviario che potrà ulteriormente incrementare, con le economie di scala del trasporto, il grande traffico dei forestali verso le aree cartarie non solo della Toscana.
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