Il protocollo operativo tra Livorno e Piombino
Riflessi molto concreti anche sull’immediato utilizzo del personale e sulla programmazione dell’offerta verso i mercati internazionali – La soddisfazione del presidente della Regione Rossi

Graziano Delrio
ROMA – Firmato un protocollo, presenti il ministro Graziano Delrio e il governatore della Toscana Enrico Rossi, tra le Autorità portuali di Livorno e Piombino, per coordinarsi sui programmi e i progetti ma anche per darsi reciprocamente una mano sull’operatività concreta. E’ questo l’obiettivo della firma avvenuta due giorni fa al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, presenti i due commissari governativi Giuliano Gallanti e Luciano Guerrieri.
Preannunciato come un’anticipazione “funzionale” all’unificazione delle due Autorità portuali nell’ambito dell’attesa riforma della 84/94, il protocollo sembra avere contenuti molto concreti. Tanto che è stato già definito l’utilizzo di personale tecnico di Piombino per dare una mano a quello di Livorno che è in affanno per il superlavoro dato dall’ingorgo di gare d’appalto che stanno maturando in questo periodo.
[hidepost]Tra Gallanti e Guerrieri, ma anche tra i loro staff, è palese la comune volontà di marciare verso una integrazione operativa e strategica che possa maturare anche nelle attese della riforma e dei decreti attuativi. Insomma, l’unificazione può già partire dal territorio sui tanti programmi in corso d’opera: guadagnando tempo e predisponendo una articolazione dell’Authority unica per quando la riforma arriverà.
Sia il ministro Delrio, sia il governatore Rossi si sono detti molto soddisfatti di essere arrivati al protocollo, proprio per la concretezza dei punti sottoscritti dai due porti. Anche perché – ha detto Rossi – l’accordo non si limita alle problematiche “puntiformi” dei due scali ma investe l’intera programmazione dell’area logistica costiera. Il che significa che si lavorerà anche per una reale integrazione tra i porti e il retroporto di Guasticce – che a sua volta sta marciando verso una revisione dello statuto e il prossimo cambio del consiglio di amministrazione in base alle nuove norme regionali – ma anche tra i porti e gli aeroporti toscani della nuova holding tra Pisa e Firenze, dove il comparto cargo cresce in modo esponenziale e potrà trarre ulteriore beneficio da una logistica davvero integrata. Ultima considerazione, e certo non la meno importante, il protocollo ha espresso la volontà (e si potrebbe dire la necessità) di integrare i piani regolatori dei due porti nel quadro di una specializzazione sui traffici, eliminando a priori problemi di sovrapposizione di offerta (concorrenza interna) e sviluppando azioni comuni sul mercato internazionale.
Si tratta adesso – e sia Delrio che Rossi l’hanno ribadito – di far presto. Personale di Piombino già ben “rodato” sul tema, verrà a Livorno per dare una mano nel settore gare, in affanno per le tante in corso. Si punta a creare una struttura comune anche su progettazioni, priorità di utilizzo, governance. E in un abboccamento tra Delrio e Rossi la sera prima della firma del protocollo si sarebbe anche parlato di futuro organigramma di vertice, per valorizzare in particolare l’esperienza sul campo di chi ha ben gestito la colossale trasformazione del porto di Piombino da porta dell’Elba a grande scalo con aspirazioni almeno mediterranee.
A.F.
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