“Governance” e dragaggi primi passi della riforma
I decreti attuativi di partenza dovrebbero arrivare entro la prossima settimana – Semplificare le norme anche con l’atteso provvedimento dello sportello unico
ROMA – Gli annunci ormai si susseguono, anche più volte al giorno. Malgrado gli affanni del governo sul Senato, la riforma della legge sui porti secondo il ministro Delrio è ormai in dirittura d’arrivo almeno con due primi, fondamentali decreti attuativi, quello sulla governance, legato alla riforma Madia sulla pubblica amministrazione, e quello sui dragaggi, che coinvolge Infrastrutture e Trasporti ma anche Ambiente.
[hidepost]A ruota – o forse già in contemporanea – entro la prossima settimana dovrebbe essere anche varato il decreto attuativo sullo sportello unico, con l’attesa semplificazione epocale delle procedure sui porti.
Sui temi della governance sono stati fatti scorrere ormai fiumi d’inchiostro, o meglio schermate di computers. Confermate le linee guida: nomina dei presidenti delle Port Authority da Roma, “sentiti” i presidenti di Regione, estrema professionalità delle figure presidenziali, comitati portuali aboliti e sostituiti da snelli comitati di gestione, Autorità di sistema e non più puntiformi di banchina, autonomia finanziaria, stretto raccordo con il sistema “core” europeo e con la rete ferroviaria, nuova attenzione al sud. Si vedrà quanti di questi punti diventeranno realtà: e in che tempi.
L’altro tema attesissimo è quello dei dragaggi. Dal ministero dell’Ambiente, viceministro Silvia Velo, arriva la conferma che si sta ancora lavorando sulle limature del testo, che dovrebbe essere – rispetto alla farraginosa realtà legislativa attuale – rivoluzionario. Filtra poco o niente sui dettagli, anche se qualcuno si è spinto a ipotizzare che, come vorrebbe la ragione, le sabbie di dragaggio pulite (e certificate tali) potrebbero essere semplicemente conferite in alto mare, abbassando costi e tempi delle operazioni di adeguamento dei porti. Ma non sarà uno sperare troppo nel quadro di una riforma che è ancora ostaggio di cento contrastanti visioni e interessi?
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