Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

“Goccia” non ce l’ha fatta

La tartaruga caretta caretta è stata ritrovata morta davanti all’Argentario

PORTO SANTO STEFANO – E’ durato pochi giorni l’ultimo viaggio della tartaruga “Goccia” liberata il 4 agosto al largo della Meloria dopo essere stata curata dal team dell’acquario di Livorno da una forte infezione ai polmoni. La caretta caretta era stata dotata di un trasmettitore satellitare collegato al sistema Argos fissato al carapace con una speciale resina, che serviva a monitorarne gli spostamenti nel quadro di una ricerca dell’Arpat e dell’università di Pisa sulle biodiversità. Il 14 agosto la carcassa di “Goccia” è stata ritrovata a galla da un diportista che ha segnalato l’avvistamento alla Capitaneria, la quale a sua volta ha messo in allarme tutta la struttura che aveva operato per il rilascio della tartaruga.
[hidepost]Al momento del ritrovamento la carcassa di “Goccia” era in avanzato stato di decomposizione, per cui è stato impossibile determinare le cause della morte. Secondo l’Arpat, che ha inserito la notizia nel suo sito web, potrebbe darsi che si fosse di nuovo scatenata l’infezione polmonare per cui era stata curata. La tartaruga era stata inizialmente salvata dopo il suo ritrovamento dentro una rete da pesca. E il suo rilascio, a cure completate, aveva mobilitato alla Meloria un importante apparato mediatico, con tanto di televisioni, mezzi della Capitaneria e ricercatori.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Agosto 2015

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora