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Premio ambiente e legalità alla Capitaneria di P. Empedocle

Il riconoscimento per l’opera svolta dal personale nella lotta alla criminalità in difesa dell’eco-ambiente – Il controllo della pesca abusiva e la bonifica degli scafi utilizzati nel traffico dei migranti dall’Africa

GROSSETO – Nel corso della XXVII edizione di Festambiente (festival internazionale dedicato all’ecologia ed alla solidarietà organizzato da Legambiente a Rispescia, in provincia di Grosseto, all’interno del parco naturale regionale della Maremma), la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle ha ricevuto il “Premio nazionale ambiente e legalità 2015”. Il prestigioso riconoscimento, assegnato ogni anno dall’Osservatorio nazionale sulla legalità di Legambiente, intende segnalare l’impegno sociale e civile di istituzioni, forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, imprenditori e cittadini che si sono particolarmente distinti nella lotta alla criminalità ambientale.
[hidepost]Il premio, conferito al personale della Capitaneria di Porto di P. Empedocle per l’attività di repressione dei fenomeni illegali di sfruttamento ed inquinamento dell’ecosistema marino legati, in particolare, alla pesca abusiva, è stato ritirato dal Comandante, capitano di Fregata (CP) Massimo Di Marco, al termine di un incontro-dibattito cui hanno partecipato il ministro della Giustizia onorevole Andrea Orlando, il presidente emerito della Corte Costituzionale professor Giovanni Maria Flick, il procuratore Gian Carlo Caselli (presidente del comitato scientifico sulla criminalità nell’agricoltura), il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti onorevole Alessandro Bratti, il vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e la direttrice nazionale di Legambiente Rossella Muroni.
L’attestato di merito costituisce un gesto di grande attenzione nei confronti dell’operato della Guardia Costiera di Porto Empedocle per la costante attività dell’ultimo anno (sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria), sfociata tra l’altro nel sequestro del depuratore comunale e della condotta sottomarina delle acque reflue di P. Empedocle, ed in particolare per l’effettivo contrasto alle attività illecite in tema di pesca marittima che – grazie al sequestro di una decina di magazzini portuali illegalmente occupati, alla lotta al fenomeno della pesca abusiva di novellame all’interno dell’area portuale, al sequestro di diversi km di reti da posta e di quasi 13 tonnellate di prodotti ittici non idonei al consumo umano, portati a termine nonostante ripetuti episodi di violenza da parte dei soggetti dediti a tali forme di sfruttamento illecito – ha conseguito positivi risultati per la salvaguardia dell’ecosistema marino nel territorio di giurisdizione. Particolare apprezzamento è stato inoltre espresso per la proficua collaborazione realizzata dalla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, a livello locale, con i volontari e le strutture associative di Legambiente, sia in occasione delle attività di bonifica e smaltimento degli scafi utilizzati per lo sbarco di migranti nel litorale agrigentino che durante le delicate e complesse operazioni di rimozione di un peschereccio, incagliato sull’isola di Linosa (Area Marina Protetta delle isole Pelagie), evitando lo sversamento del carburante contenuto a bordo.

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Pubblicato il
22 Agosto 2015

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