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Vigilanza sulla pesca consuntivo nelle Marche

Sequestrati quintali di mitili e molte reti abusive

ANCONA – “Si è appena conclusa la terza operazione complessa regionale denominata “Vigila Semper”, svoltasi nel periodo 24 – 28 luglio 2015, condotta dal personale delle Capitanerie di Porto marchigiane sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Ancona, 7º Centro di Controllo Area Pesca. L’operazione era, in particolare, finalizzata alla repressione della vendita del prodotto proveniente dalla pesca sportiva e/o ricreativa (la cui vendita, com’è noto, è vietata) ed al contrasto di qualsivoglia tipologia di pesca illegale “sottocosta”.
[hidepost]In effetti durante la stagione balneare, si riscontra un considerevole aumento del consumo di piatti tipici, preparati a base di prodotto ittico locale (nella maggior parte dei casi costituito da mitili). In molti casi, al fine di soddisfare tale incremento di richiesta, si innesca un mercato parallelo nel quale confluisce, spesso, prodotto proveniente dalla pesca sportiva/ricreativa privo di quei necessari requisiti di tracciabilità/rintracciabilità che ne attesti la provenienza e la salubrità. In tale ottica è stata posta in essere l’attività di controllo discendente, volta a tutelare il consumatore finale, effettuata prevalentemente presso le strutture ricettive presenti lungo la costa marchigiana. Durante l’operazione sono stati espletati anche numerosi controlli in mare, con l’impiego di unità costiere minori, al fine di contrastare ogni attività di pesca illegale sottocosta, (in particolare quella tipologia costituita da attrezzi da pesca fissi quali reti, nasse, bertovelli) a tutela anche degli spazi acquei riservati alla balneazione.
L’operazione ha portato all’elevazione di 25 sanzioni amministrative, per un importo complessivo pari a circa 45.000 euro, al sequestro di circa 300 Kg di mitili; di 700 metri di reti abusive unitamente a decine di attrezzi fissi irregolari. Il proprietario di un ristorante è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio in quanto somministrava ai clienti “pesce ghiaccio” indicandolo nel menù quale “bianchetto”. Ulteriori 3 notizie di reato sono state inoltrate a seguito di rinvenimento di prodotto ittico sottomisura in prossimità di punti di sbarco.
A seguito delle violazioni accertate sono stati assegnati 22 punti a comandanti di unità da pesca ed altrettanti alle rispettive licenze da pesca.
Le attività di controllo proseguiranno durante tutta la stagione balneare al fine di verificare il rispetto delle norme in materia di tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto ittico nonché il corretto esercizio della pesca costiera.

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Pubblicato il
5 Agosto 2015

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