Il GNL alla conquista dei mari
Confermato l’avanzato stato dell’arte delle imprese private e l’impegno dei ministeri per un quadro normativo adeguato – La sperimentazione dell’Authority livornese sulle “greencranes” e il progetto OLT per il rifornimento navale – Assogasliquidi sul regime fiscale del comparto

Nella foto: (da sinistra) Gaeta, Garribba, Provinciali e Fino.
ROMA – In un quadro europeo dove emerge che l’utilizzo del GNL è la giusta risposta alle richieste di sicurezza nelle forniture di energia ed efficienza energetica (Samuele Furfari – DG Energy Commissione Europea) ed inoltre si prospetta un trend di calo dei prezzi per questo combustibile (Domenico Dispenza – GIIGNL Associazione mondiale terminal fornitori GNL) osserviamo che in Europa l’utilizzo è ancora piuttosto scarso nonostante nello scorso anno sia aumentato del 40% (eccezione la Francia).
[hidepost]A detta di Corrado Papa (GIE – Gas Infrastructure Europe) l’Italia ha addirittura l’80% della capacità dei suoi rigassificatori non ancora sfruttata e questo, in una prospettiva di sviluppo, rappresenta un vantaggio.

Una slide del Progetto Meaning dell’AP di Livorno.
Fra i tanti e qualificati interventi della due giorni romana ha spiccato quello del segretario generale dell’Authority livornese Massimo Provinciali che ha illustrato l’“Iniziativa Meaning”, ovvero il “Progetto Livorno” con il quale l’ente partecipa al Piano Nazionale sul GNL – sotto il controllo del Mit e la competenza del Mise – per il suo utilizzo nel trasporto marittimo e nelle attività portuali. Già capofila nel 2013 nel progetto comunitario Greencranes insieme al porto di Valencia, l’autorità livornese aveva in quel contesto sperimentato l’uso del gas naturale liquefatto per l’alimentazione dei vari mezzi di piazzale (reach steacher, sollevatori etc.) con risultati molto importanti che hanno poi permesso lo sviluppo di mezzi ad alimentazione ibrida validissimi sia per efficienza che per economicità.
“Livorno ha presentato il progetto Meaning poiché copre un’area dell’alto Tirreno molto importante – ha detto Provinciali – e può fare affidamento sul terminal OLT come hub per una serie di attività quali la produzione, l’approvvigionamento, lo stoccaggio con depositi anche a terra, l’alimentazione delle navi (come stazione di servizio per l’uso dell’LNG in navigazione), la distribuzione in aree circostanti (alto Tirreno ma anche Corsica e Sardegna) ed anche per l’alimentazione a terra attraverso la distribuzione all’Interporto A. Vespucci situato a soli 4/5 chilometri dalle banchine. Le principali azioni previste dal progetto riguardano il porto di Livorno, che è già incluso nelle reti TEN-T, affinché diventi parte del core network del GNL; avranno inoltre lo scopo di promuovere l’utilizzo su larga scala nel trasporto marittimo e nei mezzi di piazzale, amplificare il ruolo dell’attività offshore con OLT con la parte della navigazione marittima e sviluppare l’uso del combustibile anche nell’intermodalità terrestre”. Un progetto la cui chiave di volta è rappresentata – secondo Provinciali – dal parternariato di un’intera filiera di operatori privati che hanno già programmato i loro investimenti industriali (come Olt Offshore, Costiero Gas Livorno, Eni, Gas and Heat, Higas, Global Service, Litav e Rina) con il soggetto pubblico dell’Autorità che si relaziona con i ministeri e che sta avendo una forte credibilità presso gli stessi.
Con riguardo proprio al piano di OLT di adattare il rigassificatore a distributore di gas liquefatto per bettoline, di cui abbiamo dettagliato nel nostro numero precedente, l’AD Alessandro Fino ha confermato costi e tempi contenuti per le modifiche, oltre che la fiducia nello sviluppo del business. Sul fronte GNL Eni è impegnata da anni; è sua la prima stazione di servizio a Piacenza e lo sarà anche la successiva la cui realizzazione è prevista ad inizio 2016 a Pontedera; ad annunciarlo è stato Alessandro Gaeta (Vice presidente ENI – responsabile logistica), insieme a due progetti con Costiero Gas per utilizzo per gomma e marittimo (a Livorno e Venezia) e a quello di utilizzare la raffineria di Gela – oggi in fase di conversione in bio-raffineria – anche come hub per on ed offshore.
E’ quindi unanimamente riconosciuta la validità del GNL come combustibile di un futuro che si pensa vicinissimo e “molto è già stato fatto in questa direzione – ha detto Francesco Franchi, presidente di Assogasliquidi – ma ora bisogna centralizzare i processi autorizzativi delle infrastrutture strategiche di stoccaggio on ed offshore per avere tempi certi ed evitare così rallentamenti nella realizzazione dei progetti. Occorre anche certezza di agevolazione del regime fiscale per la ripresa del trasporto e dell’industria in genere”. Le agevolazioni fiscali sul GNL sono state richieste da molti relatori ed il direttore del Trasporto marittimo del MIT Enrico Pujia, a questo proposito, ha riferito che sono in preparazione – da parte del MISE – una serie di misure. E’ stata invece conclusa qualche mese fa dal MIT e presentata alla Commissione Europea la seconda parte del progetto “Costa” (lo studio del mercato del GNL nel Mediterraneo) e – ha detto il dirigente – constatiamo che l’attività della Direzione Generale ha portato ad un’apertura sempre maggiore verso la tematica GNL, ma ora occorre il passo definitivo cioè approvare le disposizioni normative. Pujia ha anche informato di un accordo con l’armatore Caronte & Tourist per la realizzazione di una piccola nave a GNL che navigherà nello stretto di Messina ad inizio 2016 ed annunciato l’uscita di un decreto del ministro Delrio rivolto alla ricerca nel settore (5 milioni di euro/anno per i prossimi 20 anni).
Da parte di Benedetto Della Vedova, sottosegretario ministero degli Affari Esteri, l’informazione che si sta promuovendo il GNL per il trasporto marittimo nell’ambito della Strategia macro regionale europea, in particolare per la regione Adriatico-Jonica.
Fra le molte relazioni di rappresentanti del governo, associazioni ed imprese del settore – impossibile citarle tutte – quella di Claudio Evangelisti della Higas che ha presentato il progetto dell’impianto GNL di piccole dimensioni che verrà realizzato ad Oristano e per il quale attende le autorizzazioni chieste il mese scorso agli enti competenti, così come le attende la Ecomotive Solutions per i suoi nuovi veicoli che rispondono alla normativa Euro 6, presentati da Roberto Roasio.
A conclusione dei lavori è emerso che il GNL trasportato via nave è attualmente la strada da percorrere per far fronte alla sicurezza energetica e alla tutela ambientale e si avverte la necessità di istituire un tavolo ad hoc per superare la frammentazione normativa, unico ostacolo all’avvio degli investimenti, come sottolineato anche da Gilberto Dialuce del MISE.
Cinzia Garofoli
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