La Guardia Costiera sui fiumi delle Marche
Campagna di tutela ambientale in collaborazione con l’I.S.P.R.A. – L’impegno degli specialisti
ANCONA – “Nell’ambito delle attività di monitoraggio e tutela ambientale, la direzione marittima di Ancona, sotto il coordinamento del contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara, ha eseguito con sistemi di telerilevamento aereo e con l’ausilio del “Laboratorio Ambientale Mobile” della Guardia Costiera, prelievi di acquee e successive analisi “fisico”, “chimico-fisico” e “microbiologiche” alle foci e nei letti dei principali fiumi della regione Marche.
La componente L.A.M. (Laboratorio Ambientale Mobile) nasce da un protocollo d’intesa tra il Corpo delle Capitanerie di Porto e l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), mirato al potenziamento delle capacità operative della Guardia Costiera nel campo della tutela ambientale, permettendo così l’accertamento di violazioni che possano causare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero, il cui accertamento ricade tra i vari compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di porto.
[hidepost]I L.A.M., impiegati su tutto il territorio nazionale, permettono di individuare tracce di inquinamento da metalli e da altre sostanze chimiche, organiche ed inorganiche, grazie alle competenze dei militari della Guardia Costiera impiegati, laureati in discipline scientifiche ed in possesso di abilitazione alla professione di biologo.
I campionamenti eseguiti alle foci e nei letti dei fiumi Aso, Musone, Arzilla, del Fosso Petronilla, del Rio Valloscura e del Fosso Fiumarella, nonché presso i depuratori siti nel comune di Castelfidardo (AN) e Porto San Giorgio (FM), hanno evidenziato tracce di inquinamento, tali da richiedere ulteriori attività di indagine anche con la partecipazione del personale e dei mezzi della locale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
I controlli proseguiranno su tutto il territorio regionale al fine di tutelare e garantire il rispetto dell’ambiente”.
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