Trent’anni di “MareVivo” celebrati sul Tevere
Il punto sulle normative antinquinamento e contro le trivellazioni sui fondali – Una nuova commissione sul clima – Il nostro direttore tra i saggi per l’impegno de “La Gazzetta Marittima”

Rosalba Giugni
ROMA – In occasione del trentesimo anno di attività e impegno dell’associazione ambientalista MareVivo, presso la sede galleggiante di Roma lo scorso 22 aprile si è riunito il “Consiglio dei Saggi” per mettere a punto il programma di nuove idee, nuovi consigli e nuovi stimoli. Con in apertura dei lavori un’importante riflessione sull’ennesima tragedia dell’immigrati nel Canale di Sicilia, stimolata anche da una forte provocazione del documentarista Folco Quilici, che ha definito il Mediterraneo un “mare morto”.
Al centro della discussione nella successiva assemblea anche il nodo delle trivellazioni e i conseguenti rischi per il nostro mare. Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Ambiente e del Mare e attuale presidente Univerde, ha ricordato la sua lotta, già dal 1987, contro le trivellazioni petrolifere a mare: allora, anche grazie all’impegno di MareVivo, si riuscì per la prima volta a bloccarle e il parlamento, infatti, vietò le trivellazioni di fronte Ravello e Amalfi.
[hidepost]Con una ulteriore norma si dichiararono zone libere dalle trivellazioni petrolifere i Golfi di Napoli e di Salerno e la zona delle Isole Egadi. Oggi tutto ciò – è stato detto – rischia di essere vanificato dallo “Sblocca Italia”.
Sul disegno di legge in materia di delitti contro l’ambiente in discussione alla Camera, secondo il magistrato Gianfranco Amendola, le associazioni ambientaliste e MareVivo in prima istanza, oltre a dover incoraggiare l’approvazione di tale legge, devono battersi soprattutto “per avere la certezza che il giorno dopo non scompaia il fondamentale divieto di utilizzo degli airgun” (un metodo di ricerca petrolifera che ispeziona i fondali marini con l’utilizzo di continue esplosioni di aria compressa), come si può già ipotizzare da diverse dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Ambiente e del premier stesso.
Dopo molti altri interventi, la presidente Rosalba Giugni ha evidenziato il lavoro dell’associazione sempre in prima linea contro tutte le minacce che, quotidianamente, pesano sulla salute del mare. “Dopo trent’anni di esperienza, MareVivo è ancora più pronta ad affrontare le sfide del futuro e trae forza dalla vicinanza di tutti coloro che, come i presenti, mettono a disposizione dell’Associazione le proprie capacità per la difesa del mare. L’auspicio è che siano sempre di più le persone che vogliono unirsi al nostro cammino”, ha commentato la presidente di MareVivo. Infine sono state istituite nuove commissioni, tra cui una specifica per la COP21 (la Conferenza di Parigi 2015 sul clima). Nel corso dell’assemblea è stato anche “promosso” nel comitato dei saggi di MareVivo il nostro direttore Antonio Fulvi, come riconoscimento per l’opera di supporto all’associazione svolta in particolare attraverso la nostra testata che si è sempre fatta carico dei temi ambientali del mare.
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