Trident l’alleanza cresce
LONDRA – Trident Alliance ha accolto nuovi membri: Crowley e Intermarine.
Nonostante l’entrata in vigore, da ormai più di tre mesi, del limite dello 0,1% per le emissioni marittime di zolfo nelle zone ECA, rimangono ancora significative lacune applicative. Così gli armatori e gli operatori continuano il loro lavoro attraverso Trident Alliance, l’iniziativa del settore dei trasporti per la disciplina delle emissioni sulfuree, alla quale nuovi membri si uniscono.
[hidepost]“Sono in corso sforzi atti ad ottimizzare la regolamentazione nei porti, perché sia garantita l’attuazione efficace e massiccia nelle acque internazionali, e ad attirare l’attenzione che la questione merita”- dice Roger Strevens, presidente della Trident Alliance.
Di recente l’alleanza ha sollevato la questione in una serie di circostanze tra le più rilevanti, al meeting attuativo indetto dalle 16 nazioni SECA in Danimarca.
“Visto quanto la questione è importante sia per l’ambiente che per l’economia, questa sfida non può essere evitata, per quanto possa essere di difficile risoluzione” – dice Strevens.
Con l’ingresso di due membri statunitensi Crowley Maritime Corp. e Intermarine, la Trident Alliance conta adesso 35 aziende associate provenienti da tutto il mondo. Gli amministratori delegati di ciascuna società membro hanno firmato una dichiarazione di intenti, con la quale si impegnano a sostenere con forza e trasparenza l’applicazione delle direttive sulle emissioni sulfuree e di rispettare detti regolamenti.
Con sede a Jacksonvillee, Crowley è una importante azienda privata e cooperativa di lavoro. L’azienda fornisce soluzioni progettuali, energia e servizi di logistica nel mercato nazionale e internazionale mediante sei linee operative: servizi di linea per Puerto Rico, Caraibi e America Latina, servizi di logistica, petroliferi, marittimi e tecnici.
“La decisione di Crowley di allinearsi con la Trident Alliance ha un importante significato per molti aspetti” – spiega Mike Roberts, vice presidente e consigliere generale. “In primo luogo, il supporto duraturo di Crowley e il rispetto delle regole sulle emissioni di zolfo è stato dimostrato significativamente nel corso degli anni, perché, come leader nel settore marittimo è la scelta più responsabile che si potesse fare per l’ambiente. In secondo luogo Crowley promuove le condizioni di equità sulla questione emissioni per il beneficio delle parti coinvolte”.
Intermarine L.L.C. ha sede a New Orleans, in Louisiana, e si occupa della diffusione del progetto Breakbulk e della movimentazione di carichi pesanti. Intermarine fornisce trasporti transoceanici e servizi logistici marittimi con servizi di linea dagli Stati Uniti verso il sud America e l’Africa occidentale, servizi di noleggio in tutto il mondo.
La società dispone di 22 uffici dislocati in 16 paesi. La compagnia gestisce anche la più grande flotta di navi battenti bandiera statunitense, navi polivalenti impegnate nel commercio internazionale.
“Come azienda statunitense che gode di una lunga tradizione nel settore, con servizi dal golfo degli Stati Uniti al Sud America e in Africa, operazioni rilevanti in Europa e negli Stati Uniti e le navi impegnate nel mercato statunitense, il suo coinvolgimento nell’alleanza è coerente con le linee guida che si applicano ai servizi delle compagnie”- dice Will Terrill, vice presidente di US Ocean e General Counsel. “La Trident Alliance sosterrà non solo l’equità, ma provvederà anche a fornire a Intermarine la possibilità di condividere le proprie esperienze in materia di tecnologie e metodi per l’applicazione del regolamento per le emissioni di zolfo”.
La Trident Alliance è una coalizione di armatori e di operatori marittimi che condividono un comune interesse quello della convinta attuazione delle regole, al riguardo delle emissioni, come mezzo che garantisca una concorrenza leale e sono disposti a collaborare per contribuire a realizzarla.
I partners dell’alleanza con altri stake holder che condividono tale impegno, stanno lavorando a specifiche iniziative a supporto di questo obiettivo.
L’attenzione delle organizzazioni è puntata sulla comunicazione in modo da accrescere la consapevolezza sulla questione, supportata dall’applicazione di misure trasparenti, nonché da iniziative volte a promuovere l’innovazione nelle tecnologie di applicazione.
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