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Marina Resort l’IVA ridotta è confermata

GENOVA – La norma sui Marina resort è stata accolta dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, su proposta di UCINA Confindustria Nautica e inserita nel Decreto Sblocca Italia dello scorso agosto. Con il supporto dello stesso Lupi e della sottosegretaria all’Economia, Paola De Micheli, è stata poi confermata nella Legge di stabilità anche per il 2015.
[hidepost]L’Associazione di categoria della filiera nautica ribadisce che la previsione di legge è pienamente operativa e già applicata dai primi gestori portuali.
Un decreto del ministero dei Trasporti ha infatti definito la normativa quadro per l’individuazione degli ormeggi che possono identificarsi come Marina resort e quindi applicare l’IVA al 10%. Tale decreto (del 3 ottobre 2014, pubblicato sulla GU n. 238 del 13.10.2014), emanato sentito il competente ministero del Turismo è, contrariamente a quanto riportato su alcuni organi di stampa, pienamente efficace.
Non si rileva peraltro che il turismo sia una competenza esclusiva regionale, come da qualche organo di stampa rilevato. Come noto, sottolinea UCINA, consolidato in giurisprudenza e ribadito dalla stessa Corte Costituzionale, in questa materia lo Stato può dettare norme quadro. Al riguardo, la Corte ha precisato che la competenza legislativa delle Regioni non esclude la legittimità dell’intervento legislativo statale volto a disciplinare l’esercizio unitario di determinate funzioni.
Certamente ogni singola Regione – afferma ancora UCINA – può emanare una disciplina di dettaglio, stabilire particolari standard o dotazioni delle strutture ricettive, classificarle in base ai servizi offerti, organizzarne la promozione ecc. In questo senso si sono mosse Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, mentre la Liguria, sempre su sollecitazione di UCINA Confindustria Nautica, si sta apprestando a emanare la normativa di dettaglio.
La norma nazionale sui Marina resort trova dunque immediata applicazione anche nelle Regioni che, allo stato o in futuro, decidessero di non voler procedere a un’ulteriore regolamentazione.
Un’ulteriore conferma arriva da Telefisco, laddove l’Agenzia delle Entrate conferma il riconoscimento dell’aliquota IVA al 10% per il servizio di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto.
Per quanto riguarda la durata del servizio, l’Agenzia ritiene che l’aliquota turistica si applichi ai contratti di durata inferiore all’annualità e ai servizi accessori, mentre trova applicazione l’aliquota IVA ordinaria al 22% per le altre tipologie di servizi prestate (alaggio, varo, lavaggi carena, ecc.), che non si qualificano come connessi all’accoglienza.
“E’ sicuramente un successo importante della struttura” – conferma il presidente pro tempore di UCINA, Lamberto Tacoli – “che si inquadra nella strategia di rilancio perseguita dall’Associazione a vantaggio di tutta la filiera della nautica. Il prossimo obiettivo è adesso il radicamento della norma nel nostro ordinamento”.
“Per noi di Marina di Portisco” – spiega il direttore Vasco De Cet, fra i primi ad adottare la nuova normativa – “la legge è sufficientemente chiara, anche alla luce delle indicazioni giunte dall’Agenzia delle Entrate; si tratta di un’opportunità rivoluzionaria per offrire una reale competitività mediterranea all’Italia, a cui sarebbe miope e folle rinunciare. Per questo abbiamo predisposto quattro nuovi contratti che possiamo definire a stagionalità variabile, per venire incontro a tutte le possibili esigenze, della clientela italiana, mediterranea e nord europea”.

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Intanto all’assemblea di Assomarinas, tenutasi a Roma nella sede di Confindustria, gli imprenditori dei porti turistici hanno richiamato l’attenzione sugli aspetti più critici della portualità turistica analizzando a tutto tondo i problemi amministrativi e giuridici rimasti ancora irrisolti.
Si è discusso innanzitutto delle modalità di applicazione dell’IVA ridotta al 10% ai Marina Resort, in merito alla quale è intervenuto il consulente fiscale di Federturismo Confindustria Franco Vernassa segnalando la precisazione fornita dall’Agenzia delle Entrate. Secondo quanto specificato, fino al 31 dicembre 2015, sarà applicabile l’aliquota ridotta al 10% alle prestazioni di servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo per la sosta e il pernottamento dei turisti a bordo delle proprie unità da diporto, con esclusione dei servizi resi nell’ambito di contratti annuali per lo stazionamento dell’imbarcazione.
E’ stato poi affrontato il tema ancora irrisolto del contenzioso dei porti turistici sui nuovi canoni demaniali che ha comportato un incremento degli stessi alle concessioni in corso e per il quale si è in attesa della sentenza della Corte Costituzionale. E’ fondamentale un intervento correttivo perché nel caso in cui la riforma del demanio dovesse essere approvata si determinerebbe la paralisi degli investimenti già previsti per la riqualificazione, la ristrutturazione e la promozione dei nostri marinas.
Il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha, inoltre, annunciato l’iniziativa “Italian Marinas Tour” una convenzione biennale con l’obiettivo di stimolare la navigazione lungo le coste italiane. Il programma prevede l’acquisto online da parte di 100 utenti di un pacchetto di 10 notti a prezzo speciale, che il diportista potrà utilizzare in dieci porti diversi tra quelli aderenti al circuito. Il porto turistico aderente potrà inoltre garantire anticipatamente al cliente in transito che acquista il pacchetto alcuni benefici speciali, quali gadgets e prodotti locali.
Nel corso dell’assemblea, infine, sono stati eletti componenti del consiglio direttivo Ilaria Ricchiuto, Piero Rossi, Marina Scarpino, Lorenzo Spadini.

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Pubblicato il
4 Marzo 2015

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