Al “Port State” anche la salute dei marittimi
ROMA – La Guardia Costiera si appresta a ricevere ulteriori poteri di controllo in materia di sicurezza e anche di salute sui lavoratori a bordo delle navi, nell’ambito dei compiti già previsti con il “Port State Control”.
[hidepost]Su proposta del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi il consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare una norma di attuazione della direttiva europea 201/38 sul controllo delle unità navali mercantili al loro approdo, conferendo alla Guardia Costiera delle Capitanerie di porto i compiti stabiliti dalla disciplina internazionale sulle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi. Se dovessero essere riscontrate difformità rispetto alle prescrizioni della normativa UE, gli specialisti della Guardia Costiera addetti al “Port State Control” dovrà segnalare immediatamente le carenze al comandante della nave, insieme ai termini imperativi entro i quali dovranno essere apportate le correzioni. Nei casi estremi si potrà anche imporre il fermo della nave: ed è specificato che questi casi si configurano quando le condizioni di vita o di lavoro riscontrate a bordo rappresentano un evidente e immediato pericolo per la salute, la sicurezza o l’incolumità dei marittimi.
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