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Su Grimaldi le FCA per gli Usa

Partenze settimanali per le Fiat 500X e le Jeep Renegade costruite a Melfi

CIVITAVECCHIA – Le automobili del gruppo Fiat-Chrysler (FCA) costruite nello stabilimento di Melfi in Basilicata, cioè le 500X e le Jeep Renegade, partono per il Nord America dal porto di Civitavecchia con le navi del gruppo Grimaldi Napoli. Si comincia con l’imbarco sulla “Grande Napoli”, presentato due giorni fa con una conferenza stampa nella sede dell’Autorità portuale alla presenza del presidente Pasqualino Monti e del direttore generale (commercial, logistics & operations) della Grimaldi Costantino Baldissara.
[hidepost]Le caratteristiche del nuovo servizio sono state illustrate con soddisfazione sia dal presidente Monti che dal direttore Baldissara. Si tratta di un traffico destinato – nelle intenzioni dei vertici di FCA – ad aumentare progressivamente fino a decine di migliaia di pezzi, perché sia le Fiat che le piccole Chrysler sono i modelli di punta nel settore dei Suv compatti e sono già molto attesi anche sul mercato nord-americano (che comprende anche il Canada).
Le auto arrivano a Civitavecchia da Melfi in appositi treni-blocco di 500 metri lineari e grazie agli otto binari in banchina del porto sono caricate a bordo con ritmi molto sostenuti, fino a tre treni in contemporanea. Le spedizioni avvengono ogni settimana con destinazione Baltimora ed Halifax utilizzando le unità ro/ro/car/carry specializzate di Grimaldi da circa 50 mila tonnellate di stazza, come la “Grande Napoli” (della foto in prima pagina). Si tratta di una nave di moderne caratteristiche, lunga 196 metri, larga 31 metri e costruita nel 2009, che opera su una rotta che partendo dalla Turchia tocca poi anche Anversa e Livorno, rappresentando quindi il collegamento più frequente per questo genere di unità dallo scalo toscano.
Nella conferenza stampa di Monti e Baldissara sono stati sottolineati in particolare i rapporti di collaborazione stretta con i portuali – confermati anche dal console della Compagnia, presente con i suoi del consiglio – che dal nuovo importante traffico hanno avuto un incremento non solo di occupazione e di specializzazione (saranno loro a sbarcare le auto dai vagoni e ad avviarle in stiva alle navi Grimaldi, ben 4 unità capaci di imbarcare complessivamente 25 mila auto) ma anche di concrete prospettive di ulteriore crescita del porto. Il quale – hanno detto Monti e Baldissara – apre oggi un nuovo capitolo: quello di presentarsi come “hub” per i traffici di Grimaldi e proporsi non solo come primo porto italiano per le crociere ma anche come proposta valida, competitiva e in forte crescita per le altre tipologie di merci. Il tutto, ha detto Monti, grazie a tre elementi vincenti: programmazione, tempi di realizzazione delle opere e rapporti con la clientela, gli armatori per primi. In particolare con Grimaldi, dove il rapporto di lavoro – lo si è visto, oltre che ribadito da entrambe le parti – è stato superato da tempo tra Monti e Baldissara – dalla reciproca profonda stima ed amicizia.

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Pubblicato il
14 Gennaio 2015

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