In prefettura a Livorno l’epopea dei “migranti”
Il prefetto Costantino ha ricordato l’impegno di istituzioni, militari e volontari nell’accoglienza di oltre mille migranti – I cavalierati della Repubblica

Il prefetto con i due neo-cavalieri della Repubblica.
LIVORNO – Quasi emozionata, il prefetto Tiziana Costantino, nella consueta cerimonia degli auguri di fine anno alla città, presente nel salone del palazzo del Governo con le istituzioni, le rappresentanze militari, gli imprenditori e il mondo del sociale. Emozionata perché commossa: dal momento “molto difficile” dell’economia locale, per le difficoltà connesse nel lavoro specie per i giovani, dai problemi dell’accoglienza ai migranti, più di mille dei quali sono arrivati anche nell’aria livornese con un enorme sforzo per tutte le istituzioni e per il volontariato.
Ma proprio perché il momento è così difficile e l’anno è stato così impegnativo, il prefetto Costantino si è sentita in dovere di ricordare che Livorno ce l’ha fatta – e ce la sta ancora facendo – grazie all’unità di intenti e alla stretta collaborazione tra le istituzioni, il volontariato, i singoli cittadini.
[hidepost]Ha voluto anche ricordare personalmente i sindaci e i loro assessori al ramo del sociale, che hanno fornito la massima collaborazione, spesso ben oltre il proprio dovere. Con una annotazione di fondo: “Siamo riusciti a fare della solidarietà un sistema” in cui ha funzionato l’intelligenza ma c’è stato anche il supporto del cuore. Un grazie affettuoso è stato poi rivolto anche al personale della Prefettura, che ha operato con impegno e passione – ha detto il prefetto Costantino – anche nell’emergenza più difficile.
Alla fine della cerimonia, la consegna dei cavalierati, iniziata con quella a Osmana Benetti e Garibaldo Benifei, centenari testimoni della resistenza livornese.
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