Scenari e finanziamenti europei per la portualità italiana da Livorno
Tra i relatori esperti di economia della logistica ma anche il presidente della Regione Toscana – La polemica a distanza con il sindaco di Livorno Nogarin sui tempi del PRP
LIVORNO – Il tema è lo scenario della portualità europea, fondi europei e reti TEN-T, visto dal punto di osservazione del porto di Livorno. L’appuntamento è per martedì prossimo 16 dicembre nella Camera di Commercio labronica per iniziativa della stessa Camera e delle associazioni Asamar (presidente Laura Miele) e Spedimar (presidente Gloria Dari).
[hidepost]Il convegno, dice il lancio negli inviti, “ha lo scopo di analizzare le possibili fonti come i fondi UE nell’ambito della nuova programmazione 2014-2020 ma anche i fondi non concessionali, come ad esempio i fondi BEI dei quali si parla in questi mesi in Europa per ridare vita ai settori fondamentali quali, in primis, quello dei trasporti”.
Il panel degli interventi è ricco e allo stesso tempo significativo. Relatori: Emilio Rossi (senior advisor Oxford Economics), Andrea Kirschen (loan officer BEI), Giuliano Gallanti (Autorità portuale di Livorno), Nicola Batini (dipartimento tesoro MEF), Enrico Rossi (presidente Regione Toscana). Saluti e introduzione, con un contributo anche di proposte è previsto dal presidente della Camera di Commercio Sergio Costalli.
A margine del convegno c’è già stata una polemichetta, innescata dal sindaco di Livorno che ha lamentato di non essere stato invitato da Rossi come “relatore”. Il governatore della Toscana ha replicato, piuttosto duramente, che gli inviti non li ha fatti lui e che comunque Nogarin non ha brillato, ad oggi, per collaborazione sulle problematiche del porto.
Il convegno di martedì comunque è aperto. Ed è probabile che Rossi voglia utilizzarlo per ribadire l’impegno della Regione sul piano regolatore del porto e sui tre punti che da Firenze saranno presentati al governo nazionale per il rilancio della fascia costiera: i collegamenti autostradali e ferroviari, la reindustrializzazione (che parte da Piombino con Cevital ma si dovrà allargare anche ai retroporti di Livorno e Carrara) e la piattaforma Europa. Punti sui quali anche nel recente convegno di Asamar al palazzo c’è stata piena e totale condivisione, salvo il “convitato di pietra” Nogarin, la cui toccata e fuga – un brevissimo cortese saluto ma senza entrare assolutamente nel merito – non ha fatto ben sperare nella velocità dell’iter per lo stesso piano regolatore portuale.
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