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Blunavy sulle limitazioni per l’Elba

MILANO – La società Blunavy ha accolto con rammarico – dice una sua nota – il responso negativo da parte della Autorità portuale di Piombino, riguardante la richiesta della compagnia di poter riprendere il collegamento invernale con l’isola d’Elba, tra Piombino e Portoferraio.
[hidepost]Il 20 ottobre scorso la compagnia aveva informato della propria volontà di introdurre 3 corse giornaliere nel periodo invernale, aumentando contestualmente a 9 le corse giornaliere estive, rispetto alle 5 attuali.
Difatti, dopo aver dovuto sospendere il servizio invernale nel 2012, non essendo sostenibili i relativi costi di gestione a fronte di sole 5 partenze nel periodo estivo (Blunavy, peraltro, non beneficia di alcun contributo pubblico a copertura di tali costi), la compagnia ha informato di volerlo riprendere a condizione che fossero aumentate contestualmente anche le corse estive, per poter così sviluppare un piano economicamente sostenibile.
Sin dal suo esordio nel 2010, Blunavy ha svolto un ruolo cruciale – continua la nota – nei collegamenti con l’isola d’Elba, rappresentando per lunghi periodi dell’anno la sola alternativa al monopolio di fatto, che vede le altre due compagnie presenti nelle mani di un unico armatore.
Blunavy, inoltre, ha ampliato l’offerta tariffaria esistente allineandosi alle esigenze del territorio. La compagnia ha introdotto, ad esempio, delle agevolazioni tariffarie non solo ai residenti ma anche ai nativi e proprietari di seconda casa, permettendo in tal modo a coloro che hanno la propria famiglia sull’isola di viaggiare con una tariffa ridotta.
Nel 2014, pur con una sola nave a disposizione, Blunavy ha trasportato oltre 420.000 passeggeri, in un mercato di riferimento di quasi 3 milioni di passeggeri, e in questi anni la compagnia ha sempre svolto il suo servizio con puntualità ed efficienza.
“Non comprendendo le reali motivazioni che hanno addotto al rifiuto della sua richiesta – conclude la nota – Blunavy continuerà nel suo intento di perseguire lo scopo mancato quest’anno, a garanzia di un mercato libero e plurale per l’intero corso dell’anno, volto al reale servizio dei cittadini elbani”.

* * *

Sulla vicenda è intervenuto prontamente il commissario straordinario dell’Authority di Piombino e dell’Elba Luciano Guerrieri. Ecco la sua nota.
La versione della Compagnia Blunavy è “politicamente scorretta” e la risposta dell’Autorità portuale è stata “troppo burocratica”. Così il quadro informativo risulta insufficiente e fuorviante non per colpa degli organi di informazione. Riteniamo pertanto opportuno in attesa delle decisioni finali da assumere dopo il completamento della procedura e dopo il parere del Comitato Portuale chiarire i seguenti punti.
Da circa tre anni è vigente la nuova regolamentazione approvata dall’Autorità portuale a seguito del provvedimento dell’AGCM assunto con l’acquisizione di Toremar da parte di Moby. La procedura ha dato luogo ad un riequilibrio del mercato con una nuova entrante (Forship) ed il consolidamento della presenza di Blunavy. Le programmazioni orarie dal 2011 ad oggi sono sempre state effettuate con proposte effettuate dalle stesse compagnie, con il coordinamento dell’Autorità portuale e con la sottoscrizione in Conferenza dei Servizi da parte di tutte le medesime. La procedura è pertanto ben nota alle compagnie, inclusi i punti ed i riferimenti che si propongono di garantire il mantenimento di margini di sicurezza inderogabili nei nostri porti.
La Blunavy quest’anno non ha atteso il normale svolgersi della procedura ed ha anticipato una propria proposta che l’Autorità portuale ha valutato comunque senza alcun pregiudizio. Tale proposta prevede l’incremento di 4 corse giornaliere nel periodo estivo e di 3 corse (2 il sabato e la domenica) nel periodo invernale rispetto a quanto finora svolto dalla Compagnia. Da sottolineare che per periodo invernale la Compagnia Blunavy intende il periodo 1° gennaio – 26 marzo, mentre nessun servizio è proposto per il periodo 5 ottobre – 31 dicembre, delineando una parziale stagionalità invernale.
Dalla proposta della Compagnia e dagli incontri effettuati risulta che il servizio invernale è legato alla fattibilità dell’ampliamento di quello estivo. Ecco pertanto che la Compagnia comunica “scorrettamente” e mostra di voler giocare forse una partita non più sul piano strettamente tecnico, perché l’Autorità non ha assolutamente negato a Blunavy la possibilità di effettuare il periodo (solo parzialmente) invernale ma ha rimesso alla Società ogni decisione alla luce degli orientamenti emersi rispetto al periodo estivo, peraltro non definitivi secondo la procedura e le norme di legge.
E’ quindi doveroso chiarire che l’Autorità portuale non ha alcuna obiezione sulla parte invernale. Tutt’altro. Ricordiamo come questo aspetto della tutela del servizio per tutto il periodo dell’anno sia stato sempre una bandiera che l’Autorità portuale di Piombino e dell’Elba ha costantemente mantenuto alta, nonostante le prese di posizione contrarie di non pochi soggetti perlopiù economici interessati che hanno purtroppo trovato sponda in precise disposizioni dell’AGCM. E’ a seguito di tale disposizione che l’Autorità portuale ha dovuto togliere dal proprio regolamento la preferenza – a parità di altre condizioni – “accordata ad operatori disposti ad offrire collegamenti tutto l’anno” perché penalizzante il “confronto competitivo”. Su questo punto non si accettano critiche e possiamo dimostrare atti alla mano quanto affermato.
In questo quadro è utile ricordare come non troppo tempo fa, il 19 settembre 2012 la Blunavy comunicò improvvisamente la cessazione del proprio servizio invernale approvato un anno prima lasciando scoperta una programmazione 01.10.2012 – 31.12.2012 con soli 11 giorni di preavviso. L’Autorità portuale fu costretta in tutta fretta a riprogrammare con grande difficoltà gli ultimi 3 mesi dell’anno riscontrando la disponibilità degli operatori storici.
Le obiezioni dell’Autorità portuale sono solo sull’incremento del servizio estivo data la crescita del numero delle bande orarie rese disponibili negli ultimi anni in rapporto equilibrato con le potenzialità delle infrastrutture marittime e terrestri. Ricordiamo per inciso che solo per l’Elba risultano in estate 58 partenze (più 58 arrivi) al giorno, a cui si aggiunge tutta la rimanente attività marittima. Questo significa che lo specchio acqueo portuale ed in particolare le aree di evoluzione, entrata ed uscita, sono impegnate ogni 8 minuti, attività che occorre coordinare compatibilmente con la disponibilità degli spazi a terra e della viabilità dentro e fuori i porti.
La problematica è pertanto esclusivamente tecnica ed attiene in buona sostanza alla sicurezza ed all’espletamento delle complessive attività portuali. Al riguardo gli uffici tecnici hanno prodotto relazioni che motivano abbondantemente l’attuale posizione dell’Autorità portuale. Basti pensare ad esempio che la stessa proposta della Compagnia si basa sul presupposto di arrivo/partenza di navi Toremar agli scivoli del porto di Piombino con uscita passeggeri dal garage insieme alle auto e quindi senza l’uso degli attuali scalandroni per uscita laterale. E che, ad esempio, nel porto di Portoferraio risulterebbe pressoché impossibile gestire non solo l’operatività delle banchine ma neanche garantire l’ormeggio alle navi da crociera.

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Pubblicato il
22 Novembre 2014

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