Il porto e i suoi sviluppi
Dal nuovo piano regolatore ai lavori e ai progetti già avviati

Massimo Provinciali e Maria Gloria Giani.
LIVORNO – Nella serata inaugurale della nuova stagione di appuntamenti del Club labronico era previsto l’incontro con il primo cittadino Filippo Nogarin ma le agitazioni dei lavoratori della TRW che sono seguite alle decisioni dei loro vertici aziendali hanno reso indispensabile un suo immediato incontro con il ministero dello Sviluppo Economico a Roma.
La presidente del Propeller Maria Gloria Giani ha dunque invitato il segretario generale della Autorità portuale livornese, Massimo Provinciali, a fare un punto della situazione ai soci ed ospiti in occasione della recentissima approvazione del Piano Regolatore portuale.
[hidepost]E la presenza di Massimo Provinciali si è rivelata quanto mai opportuna per la competenza tecnica con la quale è riuscito a far luce sul complesso iter derivante da una legge regionale in materia, varata nel 2005, unica in Italia. Una legge che muove dall’ottimo intento di non far entrare in conflitto il piano regolatore portuale con quello urbanistico – così come chiede la legge 84/94 – e che perciò prevede un percorso parallelo per la gestazione ed approvazione dei due sistemi. Ecco dunque spiegata la ragione del lavoro in tandem fra Autorità portuale e Comune nelle prime fasi della redazione del piano regolatore del porto, con i rispettivi organi. Doppie valutazioni ambientali strategiche con oggetto gli stessi temi, step di confronto e pre-intese con tutti gli enti locali, per arrivare infine all’approvazione, ognuno del proprio lavoro. Ora che anche l’approvazione ministeriale è sul tavolo, per il nulla osta operativo finale occorrerà quindi l’approvazione del nuovo assetto amministrativo comunale – seguito alle elezioni dello scorso maggio – per giungere all’atto finale che vedrà riuniti tutti gli attori in Regione per la firma dell’accordo di pianificazione definitivo. L’attenzione di tutti è pertanto attualmente rivolta alle valutazioni del Comune nei confronti di quegli aspetti del Prp che potrebbero creare criticità relativamente al waterfront cittadino come il porto passeggeri, il porto mediceo, il porto turistico, la Bellana e l’area bacini; l’attuale amministrazione dovrebbe infatti vidimare gli accordi presi dalla precedente. Sul punto il segretario si è comunque mostrato ottimista ritenendo che nelle pieghe del Piano vi sia un’attenzione all’ambiente in linea con le idee e le proposte dei pentastellati. Provinciali si è detto fiducioso che in tutti vi sia la consapevolezza della necessità di fare presto per procedere con l’emanazione dei bandi di gara al fine di intercettare prima possibile investimenti pubblici e privati. Sulla dibattuta questione dei bacini, da approntare per naviglio di dimensioni anche oltre 200 metri o piuttosto di dimensioni minori, ha poi ricordato che sia nel Prg che nel Piano Operativo Triennale si specifica che i bacini sono destinati alla riparazione e refitting di navi da diporto e di navi mercantili e che l’Autorità è intervenuta sul tema, dopo aver ascoltato i cittadini, prendendo atto della decisione degli ispettori del ministero delle Infrastrutture e Trasporti; questi ultimi, in ragione del regolamento comunitario sulla cantieristica navale e sulle riparazioni, hanno deciso di escludere Livorno dalle grandi navi per mancanza dei requisiti richiesti. “Ed a prescindere dalle ragioni di questa determinazione – ha detto Provinciali – dobbiamo pensare che in ogni caso è l’attuale, mutata, logistica di contorno a rendere necessario l’orientamento verso la riparazione di navi di dimensioni più ridotte”.

Nella foto: (da sinistra) Mirko D’Addezio, Giovanni Cariddi Graziani, Maria Gloria Giani, Massimo Provinciali, Matteo Italo Ratti, Andrea Monti e Gianfranca Salvadori.
Con riguardo ai nuovi investimenti che hanno interessato il porto labronico, pur in un continuo lamentarsi di cose che non vanno e non funzionano, il segretario generale ha sottolineato che mentre a Livorno si notano soprattutto le mancanze, ci si dimentica degli interventi nel frattempo già effettuati o avviati: 60 milioni di euro sono stati attivati per opere infrastrutturali, e con la massima trasparenza, tanto che nessun ricorso ha avuto luogo, né per contestazione alle procedure delle gare né sui lavori eseguiti. “In questi tre anni di gestione Gallanti – ha detto – pur in carenza di piano regolatore portuale, sono stati realizzati interventi al Molo Italia e alla prima vasca di colmata già pensando ad una espansione a mare cercando di garantire l’operatività del porto mentre i cantieri aperti lavoravano. Inoltre un primo lotto di dragaggio dell’imboccatura sud è stato fatto ed ora siamo pronti per far partire l’altro lotto mentre il dragaggio del lato sud del Molo Italia ne sta portando la profondità a 13 metri”. Massimo Provinciali ha continuato elencando tutti gli altri interventi incluso quelli nel bacino di evoluzione in Darsena Toscana concludendo con la notizia dell’accordo per la gestione delle porte vinciane che sarà definito in questi giorni con i rappresentanti delle istituzioni pisane. “Credo proprio che di tutto questo abbiano tenuto conto quelle realtà che oggi finalmente vediamo investire sul porto di Livorno: Grimaldi, MSC, Zim. Queste compagnie hanno probabilmente fatto una valutazione sul porto per l’insieme delle sue strutture e servizi ritenendolo credibile e con ulteriori potenzialità in chiave futura”. E così è anche riguardo al settore crociere per le quali il segretario generale ha riferito della attuale grande attenzione che il porto di Livorno riscuote nel mondo degli operatori: lo scalo labronico viene oggi considerato da tutti il porto naturale di un’intera area regionale di assoluto interesse turistico.
Al termine della serata sono stati presentati tre nuovi soci: Matteo Italo Ratti, immobiliarista brianzolo, titolare della Sailor Tex oltre che AD e direttore del Marina Cala dei Medici, Mirko D’Addezio del Cantiere Navale Tripesce, eccellenza italiana conosciuta anche all’estero, specializzata nel vetroresina, che ha recentemente acquisito il Cantiere Catarsi e l’architetto Giovanni Cariddi Graziani, personalità eclettica, fine conoscitore della cultura umanistica e consulente di diversi enti toscani e di importanti realtà imprenditoriali livornesi.
Cinzia Garofoli
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