Il naufragio dei capodogli
VASTO – Il fenomeno non è raro, anche se in Adriatico tutt’altro che frequente: nei giorni scorsi sette capodogli sono stati rinvenuti “spiaggiati” sull’arenile di Punta Penna nel territorio del comune di Vasto. I capodogli, di oltre dieci tonnellate l’uno, si sono bloccati sui bassi fondali a circa 10 metri dalla costa. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto appresa la notizia ha immediatamente allertato il personale specializzato del C.E.R.T. (Cetaceans strending Emergency Response Team) dell’Università degli studi di Padova, il centro studi cetacei di Pescara, il personale della locale ASL servizio veterinario nonché il nucleo della protezione civile di Vasto.
[hidepost]Le operazioni coordinate dal Comando della Capitaneria di Porto di Ortona hanno coinvolto due motovedette, un battello veloce, il nucleo subacqueo della Guardia Costiera nonché un mezzo della locale marineria. Grazie alla sinergia e all’estenuante sforzo posto in essere si è riusciti a permettere la ripresa del mare a quattro capodogli precedentemente spiaggiati mentre tre sono deceduti, perché la risacca li ha spinti sempre più a terra e senza la spinta di galleggiamento lo scheletro del torace ha ceduto provocando loro lesioni interne fatali.
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