Nuova gara per la “culla” del Giglio
GIGLIO ISOLA – Se ne parla ancora poco, almeno sulla stampa. Ma dopo la partenza del relitto della Concordia, le imprese che hanno operato intorno al relitto per metterlo in sicurezza e per riportarlo a galla sono adesso impegnate in un’altra importante gara: quella per demolire le importanti strutture in cemento armato, acciaio e cassoni subacquei che hanno fatto da “culla” al relitto stesso in questi due anni.
[hidepost]In primo piano c’è ancora Micoperi, che ha il vantaggio di conoscere meglio di tutte le altre concorrenti l’impianto da demolire, avendolo realizzato. Ma il piatto è ricco – si parla di almeno 400 milioni di euro, anche se per qualcuno la cifra è eccessiva – e specie in questi tempi di magra sono in tante a concorrere. Ancora una volta la Regione Toscana cerca di farsi determinante nell’assegnazione dei lavori, trattandosi di normative ambientali. Ma la gara è aperta e sarà difficile che venga condizionata dalle istituzioni locali. Anche perché il Giglio vuole che tutto sia demolito e fatto sparire in fretta mentre eventuali beghe messe su per favorire quella o questa soluzione porterebbero fatalmente a ritardi dei lavori, ritardi che nessuno vuole.
A.F.
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