Lupi resta al ministero per la riforma
ROMA – E alla fine il ministro Maurizio Lupi ha deciso: non andrà a Bruxelles e si terrà stretto il dicastero delle Infrastrutture e Trasporti. Con non dichiarata ma evidente delusione di Deborah Serracchiani, che alla poltrona ministeriale aveva fatto, a quanto si dice nel Pd, da tempo la bocca.
[hidepost]La decisione ufficiale di Lupi è stata battuta dalle agenzie dopo un ultimo incontro del ministro con il premier Renzi. Pare che la scelta abbia trovato qualche contrasto in quella parte della maggioranza governativa che sperava in un’uscita di Lupi dal governo per “ricalibrare” gli aspetti più urticanti della sua proposta di riforma della legge 84/94. Proprio nei giorni scorsi il senatore Marco Filippi, che per il Pd è relatore della bozza di riforma della 84/94 da tempo in commissione, si era lanciato a ipotizzare che presto sarebbe stato raggiunto con il governo un “compromesso accettabile”. Adesso si tratta di capire se la permanenza di Lupi al ministero direttamente interessato alla riforma confermi anche la sua linea sulla 84/94 (tra cui la drastica riduzione delle Autorità portuali) o se ci saranno gli ammorbidimenti che la politica da tempo va sostenendo come necessari.
A.F.
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