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Uirnet, rivedere il bando

Marcucci per Confetra: garantire la piena libertà di utilizzo

Nereo Marcucci

ROMA – C’è ancora chi si preoccupa, ma il funzionamento di Uirnet non comporterà oneri a carico delle aziende e diventerà un servizio pubblico per l’efficientamento del sistema logistico nazionale.
Questa la precisazione del ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, in risposta ad una specifica istanza sollevata dal neo presidente di Anita (Associazione Imprese di Autotrasporto) Thomas Baumgartner: una precisazione che dovrebbe eliminare una delle preoccupazioni manifestate dal settore. Perchè già più di un mese fa il presidente della Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) – Nereo Marcucci aveva infatti ribadito al ministro Lupi la necessità che la piattaforma Uirnet dovesse comunque garantire il pluralismo dell’offerta dei servizi, la libertà di utilizzo da parte degli utenti e la riservatezza dei dati commerciali.
[hidepost]E’ evidente – osserva adesso Marcucci – che la gratuità assicurata dal ministro Lupi mette in discussione tutta l’impostazione del bando con cui Uirnet ha messo in gara la realizzazione e gestione della piattaforma e dove si prevede che i servizi offerti siano a carico degli utenti. Dunque adesso si tratta di mettere a punto il bando nei suoi dettagli perchè sia rispettata la promessa fatta dal ministro.

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Il gestore della piattaforma UIRNET sarà scelto entro dicembre del 2014, il master plan redatto dal gestore stesso definirà sulla base di una analisi di mercato relativa anche alle infrastrutture fisse, le condizioni operative del servizio destinato a imprimere una svolta epocale in termini di recupero del gap logistico del paese, delle penalizzazioni che ne derivano sul sistema produttivo, e quindi sull’efficientamento di una vera e propria Piattaforma logistica nazionale.
Per voce del suo presidente, Rodolfo De Dominicis, UIRNET ha colto al volo l’occasione fornita dal dibattito sulla gratuità degli apparati di bordo sinora concessi, per l’appunto gratuitamente, alle imprese di autotrasporto, per puntualizzare l’iter e i contenuti della gara per la ricerca del gestore della Piattaforma logistica, il cui bando è stato pubblicato il 20/12/2013 e che scade alla fine del prossimo mese di luglio.
Riferendosi a richieste di informazione formulate da Confetra e alle dichiarazioni rese dal ministro Lupi, UIRNET precisa che gli apparati di bordo sono stati finora concessi gratuitamente in uso alle imprese che ne hanno fatto richiesta, in modo da far aumentare la massa critica di utenti ai fini della sperimentazione della piattaforma.
Inoltre, la legge prevede che porti e interporti debbano essere comunque gratuitamente connessi alla piattaforma, mentre per i centri privati l’allacciamento è a carico del soggetto beneficiario.
Fino a questo momento la sperimentazione della piattaforma presso gli autotrasportatori e le aziende di autotrasporto è stata completamente gratuita per le imprese.
La dichiarazione del ministro relativa agli apparati di bordo esprime, quindi, da un lato la verità di ciò che è accaduto finora, dall’altra una volontà politica per il futuro che UIRNET ritiene assolutamente coerente con il modello di sviluppo su cui ha lavorato in questi anni.
Per quanto riguarda la gara per la realizzazione e la gestione della piattaforma, questa prevede che il potenziale gestore dovrà redigere un business plan sulla base dell’analisi di mercato, che non attiene solo all’autotrasporto ma anche alle infrastrutture fisse. Da questa analisi deriveranno le proposte dei potenziali gestori in merito a tempi di introduzione e tariffe sia dei servizi base che dei servizi a valore aggiunto ed inoltre i benefici economici diretti e indiretti sugli utilizzatori e sul sistema paese.
UIRNET, sentito il ministero, dovrà selezionare la proposta più vantaggiosa, che troverà successivamente espressione in una Convenzione fra UIRNET e il gestore e che è comunque sottoposta alla approvazione ministeriale.
Pertanto le dichiarazioni del ministro Lupi confermano la volontà politica di far decollare velocemente la piattaforma UIRNET, assicurando comunque – anche nel futuro – la gratuità degli apparati di bordo e della relativa installazione, nonché dell’attività di formazione connessa.
In questo quadro, è auspicio di UIRNET che la volontà chiaramente espressa si traduca in una norma che, ancora più esplicitamente di quanto non facciano le norme vigenti, assicuri anche per il futuro la gratuità degli apparati di bordo. Inoltre, è augurio di UIRNET che il decollo della piattaforma sia accompagnato da incentivi per gli utilizzatori dei servizi. Ciò potrebbe sostenere la fase di start-up e accelerare la fase di inserimento e diffusione dei servizi a valore aggiunto dai quali si attende l’equilibrio economico e la redditività della piattaforma nel medio-lungo termine.
UIRNET tiene definitivamente a precisare che la strategia che ha determinato la realizzazione della Piattaforma logistica nazionale (il valore della concessione è di circa due miliardi) è basata sulla necessità di recuperare almeno parte del gap logistico che grava sugli operatori e che ha contribuito a sancire la devastante diminuzione del PIL degli ultimi 5 anni.

* * *

Secondo Confetra, l’articolo 14 del Decreto Legge 91/2014 (ovvero la semplificazione del sistema di tracciabilità SISTRI) merita un commento della Commissione Bicamerale presieduta dal senatore Tabacci secondo la quale la prima delle semplificazioni necessarie al Paese sarebbe quella di rendere comprensibili la lettera e le finalità delle norme e soprattutto dei Decreti Legge soggetti a conversione, anche allo scopo di contenerne le successive interpretazioni ed i conseguenti favoritismi e corruttele.
Con il citato articolo 14 il sistema di tracciabilità dei rifiuti viene “semplificato” con “l’applicazione dell’interoperabilità“ di cui al decreto legislativo 152/2006 che, con un testo inutilmente ridondante, prevede “l’integrazione dei sistemi informativi pubblici“.
Supponendo che l’innominato sistema di tracciabilità dei rifiuti sia il “SISTRI” , partito e stoppato diverse volte con costi a carico delle imprese di logistica e dell’autotrasporto, Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) analizzando il rebus della disposizione domanda: quale sarebbe il soggetto che dopo la “verifica tecnica” dell’Agenzia per l’Italia digitale, previo parere del ministero dell’Ambiente e del Garante della Privacy provvederebbe ai sensi del decreto legislativo 152/2006 ad integrare le funzioni del SISTRI in “altri sistemi che trattano dati di logistica e mobilità delle merci e delle persone“?
Ma, soprattutto, durante l’iter di conversione del decreto legge saranno sentite a questo proposito “le associazioni rappresentative degli Utenti” come il menzionato decreto 152/2006 prevede si faccia ogni volta che si procede a semplificazioni?
Decreto Legge 24 giugno 2014, n.91
Art.14
….
2. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, il sistema di tracciabilità dei rifiuti è semplificato, ai sensi dell’articolo 188bis, comma 4bis, del decreto legislativo 6 aprile 2006 n.152, in via prioritaria, con l’applicazione dell’interoperabilità e la sostituzione dei dispositivi token usb, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica.
Decreto Legislativo 6 aprile 2006, n.152
Art.188 bis
….
4-bis. Con decreto del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare si procede periodicamente, sulla base dell’evoluzione tecnologica e comunque nel rispetto della disciplina comunitaria, alla semplificazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, anche alla luce delle proposte delle associazioni rappresentative degli utenti, ovvero delle risultanze delle rilevazioni di soddisfazione dell’utenza; le semplificazioni sono adottate previa verifica tecnica e della congruità dei relativi costi da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Le semplificazioni sono finalizzate, tra l’altro, ad assicurare la riduzione dei costi di esercizio del sistema per gli utenti, anche mediante integrazioni con altri sistemi che trattano dati di logistica e mobilità delle merci e delle persone ed innovazioni di processo che consentano la delega della gestione operativa alle associazioni di utenti, debitamente accreditate dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare sulla base dei requisiti tecnologici ed organizzativi individuati con il decreto di cui al presente comma, e ad assicurare la modifica, la sostituzione o l’evoluzione degli apparati tecnologici, anche con riferimento ai dispositivi periferici per la misura e certificazione dei dati. Al fine della riduzione dei costi e del miglioramento dei processi produttivi degli utenti, il concessionario del sistema informativo, o altro soggetto subentrante, può essere autorizzato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, previo parere del Garante per la privacy, a rendere disponibile l’informazione territoriale, nell’ambito della integrazione dei sistemi informativi pubblici, a favore di altri enti pubblici o società interamente a capitale pubblico, opportunamente elaborata in conformità alle regole tecniche recate dai regolamenti attuativi della direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, anche al fine di fornire servizi aggiuntivi agli utenti, senza nuovi o maggiori oneri per gli stessi. Sono comunque assicurate la sicurezza e l’integrità dei dati di tracciabilità. Con il decreto di cui al presente comma sono, altresì, rideterminati i contributi da porre a carico degli utenti in relazione alla riduzione dei costi conseguita, con decorrenza dall’esercizio fiscale successivo a quello di emanazione del decreto, o determinate le remunerazioni dei fornitori delle singole componenti dei servizi.

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Pubblicato il
2 Luglio 2014

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