Sul piano dei trasporti si candidano le associazioni
Una “provocazione” comune con Assoporti e Confetra – Il peso della logistica nel Prodotto Interno Lordo nazionale
TRIESTE – Unire le forze per “imporre” alla politica i cambiamenti che non è in grado di gestire, facendo capire alla gente che porti e navi rappresentano per l’Italia una delle poche chiavi reali per generare ripresa, occupazione, ricchezza.
[hidepost]E farlo subito con una voce sola che rappresenti tutte le professioni e le attività del settore, pronte a realizzare autonomamente quel Piano dei trasporti che il Paese non si è mai dato e che deve contenere poche cose essenziali per catturare traffici, lavoro e investimenti internazionali.
E’ questo il messaggio senza precedenti che è scaturito dall’assemblea Federagenti, svoltasi a Trieste: i presidenti di Assoporti, Pasqualino Monti, di Confetra, Nereo Marcucci, e di Federagenti, Michele Pappalardo, hanno lanciato un vero e proprio guanto di sfida al Palazzo, candidando le associazioni imprenditoriali del settore a fare ciò che la politica non riesce a fare da decenni: cambiare rotta.
E candidandosi a far capire al paese reale che la riforma non è quella scritta dai burocrati e dai politici, ma quella che nasce dal mercato e dalla consapevolezza che proprio dall’emarginato settore della logistica (che rappresenta il 13% del PIL nazionale), possano crearsi le basi per un rilancio del paese.
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