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Confitarma, più occupazione

Il piccolo calo della flotta è compensato dai nuovi ordini – Scade la deroga per le guardie anti-pirati

ROMA – Nel corso dell’ultima sessione (privata) dell’assemblea di Confitarma, Emanuele Grimaldi, ha sottolineato che nella generale situazione di crisi, che ormai perdura senza interruzione dal 2008, l’armamento italiano, anche grazie al lavoro di Confitarma, è riuscito a mantenere la posizione sulla scena del trasporto marittimo mondiale: la riduzione del 2% della flotta di bandiera alla fine del 2013 non allarma e sono previste nuove costruzioni che entreranno in esercizio tra il 2014 e il 2015.
[hidepost]Allo stesso tempo, per le navi iscritte nel Registro Internazionale si è rilevato un incremento dell’occupazione italiana/comunitaria di circa il 9% per la bassa forza e del 6% degli ufficiali.
I maggiori incrementi si sono registrati nei settori delle crociere e dei traghetti.
L’incremento medio complessivo dell’occupazione italiana/comunitaria, inclusi i servizi complementari di bordo, è stato del 4,7%.
“Il settore ha tenuto – ha affermato il presidente di Confitarma – per questo ci auguriamo che le istituzioni continuino a guardare ai trasporti marittimi come una importante risorsa, nella consapevolezza di avere di fronte attori economici forti e credibili”.
“Del resto – ha proseguito Emanuele Grimaldi – noi armatori italiani abbiamo saputo agire con cautela e senza lasciarci troppo coinvolgere da iniziative finanziarie rischiose ed oggi siamo in una situazione migliore di quella di armamenti di altri Paesi”.
“Gli armatori peraltro sanno che non si deve mai abbassare la guardia, soprattutto di fronte agli andamenti dei noli altalenanti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi”.
Peraltro, le sfide di competitività vanno di pari passo con le esigenze di sostenibilità ambientale ed economica del trasporto marittimo. “Dovrà quindi essere massimo l’impegno in tutte le sedi ove vengono decise le norme che regolano il settore marittimo, affinché lo shipping italiano sia più presente e faccia sentire la sua voce per evitare di subire misure che non tengono conto della peculiarità della nostra flotta”.
Nel ricordare che finalmente nel 2013 l’Italia ha ratificato la Maritime Labour Convention (MLC 2006) dell’ILO, il presidente Grimaldi, ha poi sottolineato l’elevato livello di attenzione degli armatori italiani per adeguate condizioni di lavoro del personale marittimo imbarcato a bordo delle loro navi nonché l’impegno di Confitarma in tema di formazione e valorizzazione della gente di mare. “Le risorse umane sono l’elemento fondamentale a garanzia di un trasporto marittimo sicuro, efficiente e rispettoso dell’ambiente – ha affermato il presidente – e la recente costituzione della Commissione Education ne è la riprova”.
Un altro fronte importante è quello della pirateria: anche se, grazie alle numerose misure di difesa adottate dalle navi, si sono notevolmente ridotti gli attacchi nell’Oceano Indiano la pirateria somala non è stata ancora sconfitta. Senza contare che il fenomeno è in crescita in Africa Occidentale. Per questo è vitale che le navi italiane possano continuare ad imbarcare guardie giurate armate, nel caso di indisponibilità dei Nuclei Militari di Protezione. Purtroppo, il 30 giugno scade l’ultima proroga della deroga per l’imbarco di guardie giurate in funzione antipirateria in assenza dei corsi teorico-pratici previsti dalla legge. “Se tale proroga non sarà emanata al più presto – ha affermato Emanuele Grimaldi – di fatto sarebbe impossibile il ricorso ai team armati privati a bordo delle nostre navi”.
L’Assemblea ha quindi rinnovato l’auspicio di una rapida conclusione della vicenda dei due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ancora trattenuti in India.

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Pubblicato il
21 Giugno 2014

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