Commissari, altri due
Il ministro Lupi prende tempo in vista della riforma

Giovanni Grimaldi

Francesco Karrer
ROMA – Il principio ispiratore a questo punto sembra chiaro: il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi non nomina nuovi presidenti delle Autorità portuali ma solo commissari, in attesa che si chiarisca il quadro della riforma della 84/94, in un senso o nell’altro. E il ministro continua a sostenere, dove s’incontra con il cluster marittimo, che la riforma sarà la “sua” riforma, cioè quella con la drastica riduzione delle Autorità portuali a favore dei distretti logistici. Da vedere, ovviamente, se la politica gliela farà fare.
[hidepost]Intanto arrivano due commissariamenti. Il primo riguarda il porto di Gioia Tauro, dove il presidente Giovanni Grimaldi, a conclusione di due mandati consecutivi, era scaduto il 23 aprile. Il ministro l’ha nominato commissario straordinario per sei mesi a partire dal 30 aprile.
Il secondo riguarda il porto di Napoli. Dopo la traumatica uscita del presidente Luciano Dassatti, seguita al commissariamento con il comandante generale delle Capitanerie Felicio Angrisano, il ministro ha nominato commissario per i prossimi sei mesi il professor Francesco Karrer. Personaggio ben noto nel mondo accademico e dell’alta burocrazia, Karrer è stato presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ordinario di urbanistica alla Sapienza di Roma, esperto di pianificazione portuale.
Tutti gli occhi sono adesso puntati su altri porti dove stanno per concludersi mandati presidenziali o commissariamenti. Con la convinzione che dopo le elezioni – e a seconda dei loro risultati – la riforma della 84/94 potrà essere accelerata: nella versione Lupi o in quella, assai più blanda e meno dirompente, che da tempo aspetta la luce verde in commissione trasporti al Senato, la cosidetta riforma Filippi.
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