YoungShip Italia al bilancio
ROMA – Si è tenuta, presso la sede di Confitarma, la prima assemblea generale di YoungShip Italia che ha approvato il bilancio dell’anno 2013 e ha inaugurato l’anno in corso con il suo primo Workshop formativo intitolato “La competitività dell’industria navale a livello nazionale e internazionale” cui ha partecipato la segretaria generale di Youngship International Birgit Liodden.
[hidepost]I principali temi trattati dai relatori sono stati: la competitività della flotta, l’evoluzione dei registri e le sfide che l’industria marittima dovrà affrontare in un prossimo futuro. Hanno partecipato al dibattito alcuni esponenti di Confitarma e Giovani armatori di rilievo come Andrea Garolla, Lorenzo Matacena, Valeria Novella e Giacomo Gavarone che, con la loro esperienza, hanno fatto eco a Luca Sisto nella relazione inerente la competitività della flotta italiana e l’evoluzione dei registri navali.
Dopo i saluti della presidente Simona Coppola, ha introdotto il meeting Andrea Morandi, responsabile eventi e formazione di Youngship Italia, passando poi la parola a Luca Sisto, responsabile delle politiche dei trasporti di Confitarma. Dalle relazioni è emerso che la flotta italiana si posiziona al 12° posto a livello mondiale oltre a essere leader a livello europeo nei settori ro-ro e ro-pax, crociere e chemical tankers. La flotta italiana è inoltre una delle più giovani grazie soprattutto all’impegno degli stessi armatori che dal 1998, anno in cui si è ottenuto il registro internazionale già adottato in altri paesi, hanno investito la maggior parte delle loro risorse nel rinnovamento della flotta, portando il naviglio italiano ad essere uno dei più giovani a livello mondiale. Si è parlato anche dell’importanza del bareboat charter registration, che ha permesso agli armatori italiani di battere bandiere estere mantenendo comunque la proprietà delle navi, ma riuscendo così a portarle ad operare su mercati internazionali, spesso riservati. Questo ha inoltre garantito una tassazione minore rispetto a quella italiana, con una riduzione pari quasi al 50%, che crea una differenza di circa 750 milioni di euro di costi annui tra una nave battente bandiera italiana e una di bandiera di convenienza.
“Dobbiamo far conoscere le professioni del mare – ricorda Birgit Liodden – facendo in modo che le persone credano nello shipping e nelle sue potenzialità. L’immagine e la comunicazione sono elementi fondamentali nel mondo moderno e su questo deve intervenire il cluster marittimo, spiegando che la navigazione via mare trasporta oltre l’80% delle merci mondiali, proponendosi come elemento indispensabile per lo sviluppo dell’economia internazionale. E’ necessario inserire elementi giovani nel mondo marittimo e dare a quest’ultimi esempi da seguire, proponendo le molteplici carriere che il mondo dello shipping già offre: carriere che permettono di maturare esperienze in tutto il mondo e di conoscere da vicino l’economia internazionale.”
“L’associazione sta portando avanti con impegno ed entusiasmo la propria mission – ricorda la presidente Simona Coppola – quello di oggi è il primo di una lunga serie di eventi indipensabili per coinvolgere a partecipare alla vita associativa il maggior numero di associati. Come già annunciato YoungShip Italia ha confermato la sua partecipazione alla Naples Shipping Week che sarà sicuramente una vetrina importantissima per incontrare tutto il cluster marittimo nazionale e internazionale, ma sono in programma anche altri 2 eventi rispettivamente in ottobre e dicembre. Cerchiamo così di perseguire anche lo scopo di Youngship International: avvicinare i giovani al mondo dell’economia marittima facendo capire la diversità e la complementarietà di ogni settore dello shipping.”
“Partiamo dalla formazione – è la voce di Aldo Negri vice presidente Centro Italia dell’associazione e coordinatore della fase preparatoria dell’evento – per dare ai giovani l’opportunità di scambiare le proprie esperienze mettendo a confronto le varie professioni dello shipping, grazie anche, e soprattutto, alle relazioni che la vita associativa offre. Questo primo evento del 2014 ha proprio questo scopo, connettere tra loro professionisti del settore, come in questo caso gli esponenti di Confitarma e i giovani interessati a espandere le proprie vedute. Abbiamo puntato su Roma sia perchè centro nevralgico d’Italia sia per la collaborazione dei membri di Confitarma che sono intervenuti durante l’incontro. YoungShip Italia è nata da meno di un anno e già si dimostra un gruppo molto unito. In brevissimo tempo è sensibilmente cresciuto il numero degli associati: questa è la dimostrazione che l’Italia del mare crede nell’associazionismo e che, coesa, si fa artefice del proprio destino”.
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