Il governo proverà a correggere la tassa di proprietà sulle barche
Anche con gli interventi successivi ha creato solo danni al Paese – Quasi 200 imbarcazioni in mostra

Una manifestazione degli espositori nautici ad un recente salone.
VENEZIA – “Punto a far passare entro l’estate la riforma del demanio marittimo, che implica la ridefinizione dei canoni. Abbiamo bisogno che tutti gli operatori ci aiutino in questo delicato passaggio. Dobbiamo anche correggere gli errori legislativi, quali la tassazione sulla proprietà delle barche che ha prodotto una pesante concorrenza dei paesi vicini a danno della nostra industria. Ancora, bisogna continuare nello sforzo della modernizzazione ampliando ai natanti gli incentivi per il passaggio dei veicoli all’ibrido che escludono, per ora, le imbarcazioni”.
Con queste parole del sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta, che esprimono la chiara volontà di rilanciare la nautica e il diportismo, si è aperto il 13º Salone Nautico Internazionale di Venezia, che si protrarrà fino a domani, domenica 13 aprile.
[hidepost]La manifestazione, organizzata da Expo Venice e PadovaFiere, e diretta da Lorenzo Pollicardo, conferma i numeri della precedente edizione: 250 marchi rappresentati, 200 imbarcazioni su 80.000 metri quadri di superficie coperta tra gazebo e tensostruttura e 360 metri i pontili.
Focus della manifestazione è la nautica entro i 12 metri, articolato il programma degli eventi sportivi e dei convegni.
All’inaugurazione hanno partecipato anche Cesare De Michelis, presidente di Expo Venice Spa; Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia di Venezia; Sandro Simionato, vice sindaco di Venezia e Roberto Perocchio, a.d. di Venezia Terminal Passeggeri.
Tra i principali eventi c’è stato il convegno promosso dalla Provincia di Venezia: “Una Provincia amica dell’ambiente verso l’Expo 2015”.
Prove gratuite di canoa e dragone sono state proposte dal Polo Nautico Puntasangiuliano sia la mattina che il pomeriggio.
Nella sostanza il salone ha confermato che la nautica italiana è ancora in piena stagione di crisi, malgrado i timidi interventi del governo per ridurre i danni provocati dalla tassa di proprietà Monti: danni che si sono sommati alla crisi economica che ha colpito tutti i settori del mare.
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