Tutti all’assalto delle crociere a Miami ma il 2014 presenta già qualche ombra
Secondo “Risposte Turismo” potrebbe registrarsi un calo tra il 7 e il 10 per cento sui porti italiani – La classifica degli scali sulla base delle crociere di testa e dei passaggi

Pasqualino Monti
MIAMI – Mai come quest’anno il salone internazionale delle crociere, in corso a Miami fino a domani giovedi 13 marzo, ha riflesso la corsa spasmodica dei porti italiani ad aggiudicarsi una “fetta” di questa torta che sta assumendo in molti casi l’aspetto di una lotta fratricida. E la conferma che la programmazione tra porti, ma anche a livello delle Regioni dove dovrebbero esserci pianificatori coordinati sull’importante comparto del turismo, rimane pura utopia.
“Il mercato delle crociere in Mediterraneo subirà quest’anno una battuta di arresto dovuta principalmente alla diversificazione degli itinerari, in aree extraeuropee, da parte dei principali players del mercato. Ma a partire dal 2015 tornerà a crescere con decisione recuperando anche la flessione di quest’anno”.
A formulare queste previsioni, a margine della giornata di apertura di Seatrade Miami, è il presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti; previsioni da un punto di osservazione assolutamente privilegiato, quello di uno scalo, Civitavecchia, che anche nel 2013 ha confermato la sua leadership in Mediterraneo nel mercato delle crociere grazie a una crescita del 6%, rispetto al 2012, e un numero complessivo di crocieristi pari a 2.538.259 unità.
[hidepost]“Sulla base delle prenotazioni comunicateci dalle compagnie crocieristiche – ha aggiunto Monti – sappiamo che il traffico crocieristico a Civitavecchia perderà circa il 12% rispetto al 2013, ma abbiamo anche piena consapevolezza che il 2015 sarà un nuovo anno record con una crescita preventivata di oltre il 20%”. In termini assoluti l’anno in corso dovrebbe chiudere con un traffico di circa 2.230.000 passeggeri nel 2014 che salirà nel 2015 oltre la quota record di 2.700.000 passeggeri.
La contrazione in atto – secondo Monti – è da ascrivere a due fenomeni paralleli: da un lato, l’instabilità della sponda sud del Mediterraneo che ha comunque penalizzato gli itinerari, riducendo il numero dei porti di scalo disponibili e sicuri; dall’altro la ricerca continua da parte delle grandi compagnie di nuovi mercati in cui affermare il prodotto crociere. Ciò ha provocato lo spostamento di grandi navi in aree di mercato sino ad oggi quasi inesplorate, incluse quelle dell’Asia e dell’Africa.
“Ma il futuro – ha concluso il presidente del porto di Civitavecchia, nonché di Assoporti – riserva comunque indicazioni positive. Da ciò discende per i porti di Roma la necessità di imprimere un’ulteriore accelerazione sia ai lavori in corso a Civitavecchia, che procedono nel perfetto rispetto dei tempi e che sono indispensabili per assicurare alla domanda crocieristica un’offerta di servizi sempre più efficiente; sia al nascente scalo crocieristico di Fiumicino”.
In attesa dei risultati di Miami, appaiono per molti aspetti significativi e anche preoccupati i dati forniti da “Risposte turismo” nello speciale dedicato alle previsioni per l’anno in corso, anche in rapporto alla ripresa che il 2013 ha segnato per quasi tutti i porti che operano nel comparto.
11,3 milioni di passeggeri movimentati (+4,1%) e 5.059 toccate nave (+3,2%) con Civitavecchia al primo posto grazie a oltre 2,5 milioni di crocieristi movimentati (+5,8%) e 959 toccate nave (+5,2%), seguita da Venezia con oltre 1,8 milioni di passeggeri (+3,3%) e 548 toccate nave (-3,7%) e da Napoli, con circa 1,2 milioni di passeggeri (-4,4%) e 440 toccate nave (-10,6%): questi, in sintesi, i dati definitivi relativi al traffico crocieristico 2013 in Italia rispetto al 2012 elaborati da Risposte Turismo e contenuti nello “Speciale Crociere 2014”, pubblicazione dedicata all’andamento del settore in Italia e curata per il terzo anno consecutivo per l’Osservatorio Nazionale del Turismo.
Tali dati, frutto delle informazioni ottenute dai 45 porti crocieristici italiani che hanno registrato traffico nel 2013, mostrano una decisa ripresa del mercato crocieristico nazionale rispetto alla contrazione del 2012.
A livello regionale lo “Speciale Crociere” realizzato da Risposte Turismo evidenzia, per il 2013, la leadership del Lazio, ottenuta in virtù di oltre 2,5 milioni di passeggeri movimentati (il 22,4% del traffico crocieristico complessivo nazionale) e 969 toccate nave (il 19,2% del totale toccate nave registrate nel nostro Paese).
A seguire, per quanto riguarda il traffico passeggeri, la Liguria (2,2 milioni movimentati, pari al 20,1% del totale nazionale) e il Veneto (1,8 milioni movimentati, il 16% del totale nazionale).
Per quanto riguarda le toccate nave, dopo la Liguria ancora al secondo posto (827 nel 2013) la Campania e la Sicilia, con 778 accosti annuali ciascuna (entrambe in leggera flessione rispetto al 2012).
Da segnalare come la Liguria sia risultata essere, nel 2013, la regione cresciuta maggiormente in valore assoluto rispetto al 2012, sia in termini di passeggeri movimentati (+33,1%), sia di toccate nave (+39,2%), risultati ottenuti grazie alle performance registrate dagli scali di Genova, La Spezia e Savona, dove la crescita dei crocieristi movimentati è stata, rispettivamente, del +32%, del +385% e del +16%.
Nello studio emerge inoltre come nel 2013 siano state solamente tre le regioni italiane (Abruzzo, Basilicata e Molise) a non aver registrato traffico crocieristico nel 2013 tra le quindici che si affacciano sul mare.
Analizzando nel dettaglio i dati relativi ai singoli scali crocieristici, Venezia si conferma anche nel 2013 il porto crocieristico con il maggior numero di imbarchi e sbarchi grazie a oltre 1,5 milioni di crocieristi movimentati, seguito da Civitavecchia e Savona (rispettivamente con 990 mila e 670 mila). Per quanto riguarda invece i crocieristi in transito è Civitavecchia a condurre la classifica (1,5 milioni), seguita da Napoli e Livorno (rispettivamente circa 1 milione e 730 mila passeggeri movimentati).
Dall’analisi dei dati emerge inoltre come i primi cinque porti italiani abbiano concentrato nel 2013 quote molto elevate di traffico, vale a dire il 73% dei passeggeri movimentati e il 57% delle toccate nave.
Nel 2013, infine, sono stati quattro i porti nazionali ad aver superato il milione di passeggeri movimentati (Civitavecchia, Venezia, Napoli e Genova), quindici quelli ad aver oltrepassato la soglia dei cento mila crocieristi.
Oltre ai dati definitivi 2013, lo “Speciale Crociere” elaborato da Risposte Turismo comprende anche le previsioni aggiornate del traffico crocieristico atteso in Italia nel 2014.
A livello di passeggeri movimentati, dall’analisi dei dati forniti da 30 scali crocieristici, realtà nel 2013 rappresentative dell’89% del traffico passeggeri e del 93% delle toccate nave, emerge una sostanziale conferma della contrazione annunciata a ottobre in occasione della terza edizione di Italian Cruise Day, l’evento di riferimento in Italia per il comparto crocieristico nazionale ideato e realizzato dalla stessa Risposte Turismo.
Se tale previsione sarà rispettata, a fine 2014 il totale dei passeggeri movimentati si attesterà intorno ai 10,5 milioni (-7%), mentre le toccate nave saranno circa 4.500 (-11,3%), tornando a valori simili a quelli registrati nel 2009.
“L’andamento del traffico crocieristico in Italia sembra avviarsi verso una nuova fase nella quale l’alternarsi di anno in anno di variazioni positive e negative potrebbe essere la regola, evidenze tipiche di un prodotto e di un mercato giunti nella loro fase di maturità”, ha commentato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo.
“Vi sono però senz’altro le basi per andare alla ricerca di nuovi e costanti incrementi di traffico e risultati in generale – ha proseguito di Cesare. Serviranno un’attenta programmazione a livello nazionale, nuovi investimenti, un più forte impegno da parte del governo e delle amministrazioni pubbliche, ed un più franco e costruttivo dialogo con le compagnie”.
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