Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Viceministri e sottosegretari Lupi “dimentica” lo shipping

Solo l’onorevole Silvia Velo, peraltro sottosegretario all’Ambiente, viene da esperienze vicine ai porti – Chi sono gli altri nominati – I programmi del governo sulla burocrazia asfissiante

Silvia Velo

ROMA – E così Habemus Ponteficem, ovvero abbiamo il governo Renzi, con annessi e connessi. Che per quello che riguarda il nostro mondo, si chiamano ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ovvero il riconfermato Maurizio Lupi (chissà perché, tutti scrivono che la riconferma è un tributo alla Compagnia delle Opere di Comunione e Liberazione), i suoi viceministri e sottosegretari. Squadra al completo, non rimane che vederla lavorare. E sperare bene.
Qualche considerazione, proprio sulla squadra. E’ stato spazzato via il viceministro “fantasma” di Lupi, quel Vincenzo De Luca (sindaco di Salerno) cui il ministro non aveva mai concesso alcuna delega e che per questo s’era incazzato di brutto, tanto da prendersela non solo con Lupi ma anche con Letta & C. Il problema è stato risolto: non solo non ha avuto deleghe ma nemmeno il rinnovo della carica. Resta sindaco di Salerno, dove gli auguriamo miglior sorte.
[hidepost]Non ce l’ha fatta a entrare nella stanza dei bottoni Roberta Oliaro, candidata a tutta voce dal mondo dello shipping e della portualità: a conferma che cambiano i governi, ma i porti restano marginali nell’interesse di Roma. Infatti tra viceministri e sottosegretari, Lupi non ha al suo fianco uno solo che sappia di porti e di mare. Nei ministeri con qualche riferimento al mare c’è un’eccezione al femminile: la toscana Silvia Velo, giovane e dinamica, neo-sottosegretaria all’Ambiente, che viene dall’area di Piombino e ovviamente ha subito sfoderato gli artigli anche sul “caso Concordia”. La Velo è brava, qualcuno la dava anche come candidata alternativa al sindaco Anselmi alla presidenza della Port Authority di Piombino quando e se Lupi si deciderà a “scongelare” una situazione arrivata al secondo commissariamento (il riconfermato commissario Luciano Guerrieri almeno è uno che sa quello che fa e deve fare: ciò non toglie che la successione al suo doppio mandato da presidente, e quindi non rinnovabile, ha assunto ormai i livelli di una farsa). Ma da sottosegretario Silvia Velo potrà occuparsi meglio della vicenda, nella speranza che possa darle un’accelerata (e chissà se non secondo l’antico principio del Cicero pro domo sua?).
Sugli altri, tornando alla squadra di Lupi, poco mare, poco sale, pochissima portualità: e tante malignità subito dilagate anche sul web in relazione ad accuse di troppi indagati, compresi i condannati (il viceministro Nencini per rimborsi contestati da Bruxelles) in palese contraddizione con i proclami di pulizia e trasparenza del premier Renzi.
Cominciamo, dunque, nella speranza che il ministro riprenda subito in mano i suoi progetti: e che il mantra del presidente del Consiglio, quello di liberarci dalla burocrazia soffocante e di far marciare l’Italia con i ritmi dei paesi davvero progrediti, non rimanga una pia intenzione. I primi atti (nuove tasse, aumento dei carburanti) registrano le prime delusioni: ma come si dice, non è mai troppo tardi. E non ci resta che sperare nei miracoli: quelli appunto promessi dal nuovo premier e di cui abbiamo disperatamente bisogno, in particolare sul mare e per i porti.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Marzo 2014

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora