Per P3 Network tempi più lunghi?
SHANGHAI – Lo spauracchio chiamato P3 Network continua ad agitare i sonni delle grandi compagnie che non ne fanno parte, ma agita anche i governi dei principali paesi con interessi marittimi.
[hidepost]E questi ultimi stanno analizzando sotto tutti gli aspetti – in particolare sotto quello della libera concorrenza – l’annunciato network tra Maersk, Msc e Cma/Cgm, con una serie di indagini molto accurate. Tanto accurate che nei giorni scorsi si è cominciato a mettere in dubbio la possibilità che si concludano prima di maggio, quando il P3 Network vorrebbe partire.
Come spesso succede dunque, i paesi contrari al grande e potente network sembrano volersi alleare sulla strategia dei tempi lunghi per decidere. Non è solo la Cina ad essersi già pronunciata – sia pure in linea di massima – contro il P3. Anche le autorità dell’antitrust sia negli Usa che nell’UE hanno aperto i relativi fascicoli per verificare che non si vada a creare un regime di monopolio sulle grandi rotte globali. E sono stati avviati contatti anche tra Usa, Ue e Cina, per elaborare analisi comuni, supportate dagli elementi che ogni paese va raccogliendo.
Da parte delle compagnie del network comunque non sembra esserci la volontà di forzare la mano più di tanto. Anche di recente hanno confermato formalmente che l’alleanza partirà – se partirà – solo quando avrà ricevuto l’approvazione da parte delle autorità competenti di tutti i paesi interessati alle grandi rotte dei contenitori.
[/hidepost]