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Sul “marina” del Mediceo a Livorno ricorsi al Tar e timore di altri ritardi

Si complica il programma del cantiere Azimut Benetti per un grande centro di refitting e di svernamento dei megayachts – Il problema del trasferimento delle barchette

LIVORNO – Arrivano a raffica i ricorsi al TAR della Toscana contro il progetto del gruppo Azimut-Benetti di trasformare il porto mediceo – con annessa Darsena Nuova, quella degli ex vari del cantiere Orlando – in un “marina” dedicato in particolare al refitting dei grandi yachts. Secondo alcune fonti ufficiose, i ricorsi sarebbero già quattro, di cui due dal solo Yacht Club Livorno. E non solo: da quando l’Autorità portuale ha pubblicato, a firma della direzione demanio, patrimonio e lavoro portuale, l’avviso di rilascio di concessione demaniale per il mediceo, propedeutica ai lavori del “marina”, di domande ne sono arrivate due: quella di Azimut Benetti attraverso la società Porta a mare (99% Azimut-Benetti e 1% Comune di Livorno) ma anche una seconda, in concorrenza.
[hidepost]E i termini posti dalla Port Authority scadono il 31 marzo, per cui tra osservazioni, ricorsi, reclami, istanze concorrenti ed eventuali azioni di disturbo potrebbero arrivarne altre.
Il gruppo Azimut Benetti non nasconde la propria irritazione per le nuove difficoltà: ritenendo anche di avere a priori il diritto di realizzare il “marina” del Mediceo sulla base degli accordi di Roma per il salvataggio del cantiere Orlando. In recenti incontri Vincenzo Poerio, amministratore delegato del cantiere Benetti, ha ricordato i forti investimenti operati a Livorno dalla presa in possesso dell’ex cantiere navale, i progetti presentati, il grande sviluppo dell’indotto al successo della propria produzione nautica. I lavori per la realizzazione del “marina” nel Mediceo sono stati rinviati anno per anno non per volontà del gruppo – si afferma – quanto per le difficoltà legate alla ricollocazione delle centinaia di barche da diporto che con i circoli nautici hanno progressivamente “invaso” gran parte dello specchio d’acqua del Mediceo. Il trasferimento delle suddette imbarcazioni anche ad oggi non si presenta affatto facile, perchè la prevista destinazione – la darsena tra l’ex superbacino di carenaggio e la banchina 75 – non è sufficiente per tutte e non presenterebbe, secondo gli esponenti dei circoli – sufficienti garanzie di sicurezza in caso di maltempo. Qualche problema si presenta anche per la darsena Nuova, dove sono progressivamente tornate molte delle barchette dei circoli un tempo trasferite per i lavori alla viabilità di confine. Ed essendo ormai terminata la parte immobiliare della Livorno Medicea, si ricorda che una parte del valore delle suddette abitazioni era legata anche alla possibilità di avere il canale navigabile tra la Darsena e la Bellana, che invece sta ritardando e potrebbe avere qualche ulteriore difficoltà dai ritardi del “marina” mediceo.
La Port Authority da parte sua ricorda che le procedure di legge vanno rispettate indipendentemente dagli accordi “politici”. Ed ha pubblicato l’avviso di rilascio della concessione demaniale dando tempo, come si è detto, fino al 31 marzo per le osservazioni e le opposizioni.

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Pubblicato il
5 Febbraio 2014

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