I “pirati buoni” del mare
Illustrate le azioni dell’organizzazione di volontari per la salvaguardia delle specie marine più cacciate – I video sugli interventi

Una rischiosa azione di disturbo della Sea Sheperd.
LIVORNO – A volte c’è proprio bisogno di prendere consapevolezza di ciò che accade al di fuori del freddo mondo dell’economia marittima, e comunque sempre nell’universo mare; così, incontri come quello recentemente organizzato dal presidente del Propeller labronico Fiorenzo Milani, oltre a perseguire gli scopi statutari del Club contribuiscono soprattutto a scuotere coscienze e a responsabilizzare tutti nei confronti del comune patrimonio di inestimabile valore: l’ambiente.
Con la collaborazione del Lions Club è stata invitata l’organizzazione internazionale non-profit Sea Sheperd ed il suo responsabile per l’Italia, l’ingegnere Nelusco Dinelli, ha potuto informare la sala affollatissima di soci ed ospiti, fra i quali erano presenti molti giovani, di come vengano regolarmente violate, in un silenzio davvero inquietante, le leggi internazionali che tutelano l’ecosistema.
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Nella foto (Laura Bolognesi): Fiorenzo Milani (a sinistra), Nelusco Dinelli e Roberto Diddi, presidente Lions Porto Mediceo.
Sea Sheperd si definisce un’organizzazione “conservazionista” dell’ecosistema marino che studia la legge e studia le situazioni dove essa non viene rispettata e per quali ragioni. Spesso, solo dopo anni di lavoro di intelligence sul luogo, necessari per capire cosa succede e come poter agire, riesce ad intervenire con le sue azioni di disturbo, comunque mai violente verso l’uomo, per far rispettare la legge prendendo il posto di chi dovrebbe farlo ed invece latita. La Sea Sheperd ha 37 anni di vita, solo 100 volontari in tutto il mondo ma riesce con il suo impegno a disturbare pesantemente tante organizzazioni che guadagnano cifre imponenti con attività illegali.
Nata da Paul Watson, uno dei fondatori di Greenpeace, nella sua flotta comprende 4 navi donate dai finanziatori ed a loro intitolate: la Steve Irwin, la Sam Simon, la Brigitte Bardot e la Bob Barker. Le navi battono i mari inalberando bandiera nera ed i volontari si autodefiniscono “pirati”; in effetti cercano in ogni modo di intralciare il naviglio “nemico” esponendosi a reazioni spesso violente e brutali, tanto da porre a rischio la propria vita. Tutto ciò a titolo esclusivamente volontario, non retribuito, con mezzi limitati “da guerriglieri del mare”, forti dei propri ideali, avendo contro flotte super attrezzate ed assistite, mosse da interessi economici vistosi (si pensi che una balena può valere un milione di dollari ed un delfino 150.000).

Nella foto (Laura Bolognesi): Fiorenzo Milani con il nuovo socio Andrea Monti presidente Giovani Imprenditori della CNA.
Nel corso della serata sono stati mostrati video riguardanti alcune delle campagne dell’organizzazione fra i quali quello per fermare il recente massacro di delfini a Taiji, in Giappone, dove, al termine del raid ne sono stati uccisi 40 e catturati 52. I volontari guerriglieri sono i “nostri guerriglieri” in quanto la difesa della fauna marina a forte rischio estinzione (balene, squali, delfini, tonni principalmente) altro non è che un anello di quella difesa globale dell’ecosistema ormai intollerabilmente compromesso dall’uomo con deforestazioni, emissioni di CO2 e molto altro. Questi temi, nei diversi aspetti, hanno già colto la sensibilità del Propeller, ma la crudezza delle immagini viste nella riunione ha avuto un forte impatto emotivo nei presenti, richiamando la platea ad un pensiero più profondo sulla responsabilità personale a sconfiggere la comoda acquiescenza verso le proprie debolezze. Un dovere di tutti che imprescindibilmente deve passare attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dei giovani, per riuscire a combattere la battaglia per la vita del pianeta che non è giusto né sufficiente demandare a questo pugno di “eroi” nell’indifferenza generale e spesso nella connivenza degli Stati. Ognuno di noi dovrebbe intanto riflettere sulla filiera delle responsabilità mentre indossa una pelliccia o assiste ad uno spettacolo acquatico.
Grande la soddisfazione dei rappresentanti della Sea Sheperd per la vetrina ottenuta grazie all’interessamento principalmente del Propeller e del Lions che hanno radunato nell’occasione una platea importante e selezionata per dare risonanza negli ambienti decisionali altrimenti dimostratisi ad oggi poco raggiungibili.
Cinzia Garofoli
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